“Quest’anno, come ogni anno, ho deciso di visitare un luogo simbolo della mia terra. Mi sono recato al carcere di Santa Maria Capua Vetere, un luogo che dovrebbe incarnare il principio costituzionale della rieducazione dei detenuti, ma che purtroppo racconta una storia diversa”. A Ferragosto Stefano Graziano ha fatto tappa ala casa circondariale sammaritana. Una visita non banale quando a livello nazionale la politica discute, ma fa poco, per rendere le condizioni carcerarie quanto meno dignitose. Per il deputato del Partito democratico non è una passerella. Si occupò in modo concreto del carcere di Santa Maria Capua Vetere quando sedeva tra i banchi del consiglio regionale Campania. A quel tempo la struttura penitenziaria era addirittura sprovvista di acqua potabile. Grazie a un emendamento di Graziano furono stanziati 2 milioni di euro per realizzare il collegamento alla conduttura idrica, intervento realizzato l’anno scorso. “A Santa Maria Capua Vetere, – fa sapere tramite i social il parlamentare dem – il sovraffollamento carcerario ha raggiunto il 30%, costringendo i detenuti a vivere in condizioni precarie e rivelando un significativo gap nel sistema penitenziario. Ancor più allarmante è la situazione degli agenti di Polizia Penitenziaria, costretti a operare in un contesto estremamente critico, con un organico ridotto del 30% rispetto alle esigenze operative. Questi uomini e donne, chiamati a gestire situazioni al limite senza il necessario supporto, affrontano quotidianamente un rischio elevato per la propria sicurezza e quella dei detenuti, aggravando ulteriormente la crisi strutturale del sistema. È urgente riaprire le quattro sezioni attualmente chiuse, avviare un massiccio reclutamento di nuovo personale e potenziare significativamente i servizi sanitari all’interno del carcere. La tutela della salute e della dignità di tutti, detenuti e agenti, deve rappresentare una priorità assoluta”. Il capogruppo Pd della commissione Difesa e della Vigilanza Rai aggiunge: “L’Italia è un Paese che crede nella giustizia, ma anche nella possibilità di recupero e reintegrazione per chi ha commesso reati. La privazione della libertà non deve mai degenerare in una privazione della dignità umana. Oggi, in occasione del Ferragosto, – conclude Graziano – mi trovo qui anche per manifestare la mia profonda riconoscenza agli uomini e alle donne in divisa che, quotidianamente e senza distinzione di orario o festività, svolgono un servizio imprescindibile per la nostra sicurezza collettiva. A loro va il mio più sincero ringraziamento”.

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