Luigi Migliaccio

Non c’è due senza tre. Luigi Migliaccio si porta a casa un altro incarico diretto dal comune di Cesa. In tre anni, dall’ottobre 2021 all’ottobre 2023, l’architetto ha incassato un totale di 96.369 euro. Una bella cifretta per il cugino dell’assessore Francesco Turco. I tre affidamenti, con cadenza annuale, sono stati conferiti da Piero Cappello, responsabile dell’area Lavori pubblici, prima arrestato e ora indagato per turbativa d’asta per appalti a Calvi Risorta. L’ultimo colpaccio di Migliaccio, consentiteci la rima, riguarda la progettazione esecutiva e la direzione dei lavori per un intervento in via Berlinguer nell’ambito della “Messa in sicurezza del territorio comunale dal rischio idrogeologico mediante aumento del livello di resilienza dal rischio idraulico di strade”. I lavori, che ammontano a 240mila euro, dovrebbero partire il prossimo settembre. L’incarico professionale risale al 24 ottobre 2023. Tutto avviene in tempi record. Anche questa non è una novità. Pochi giorni prima, l’11 ottobre, Cappello inoltra tramite Mepa all’architetto di Cesa l’offerta per trattativa diretta per il costo di 31.607,69 euro (oltre Cassa e Iva). Migliaccio propone un ribasso del 2%. Il 24 ottobre il responsabile dell’area Lavori pubblici adotta la determina per l’affidamento dell’appalto per complessivi 39.301,76 euro (link in basso). In una settimana lavorativa il gioco è fatto. Siamo alle solite. Per quali motivi Cappello interpella un solo operatore economico? Per quali motivi interpella l’architetto Migliaccio? Per quali motivi si accontenta di un ribasso pari a un misero e irrisorio 2%? E infine la consueta madre di tutte le domande: è opportuno conferire un incarico diretto al cugino di un amministratore locale? All’aggravante della parentela si aggiunge quella del triplo incarico. Il primo affidamento risale al luglio 2022, quando Cappello inoltra la solita offerta per trattativa diretta a Migliaccio per la progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di “Cesa Sostenibile – Riconversione degli impianti e degli edifici di proprietà comunale con sistemi ad alta efficienza energetica”. Il costo per l’incarico tecnico ammonta a 37.423,71 euro, oltre Cassa ed Iva. Stavolta Migliaccio è più magnanimo: propone un ribasso del 6%. In quattro e quattr’otto, nel vero senso della parola, cioè in 2-3 giorni lavorativi, Cappello adotta la determina di affidamento il 28 luglio. La parcella di Migliaccio è di 44.634,21 euro (link in basso). Non vogliamo essere pedanti ma riproponiamo i quesiti di cui sopra: per quali motivi Cappello interpella un solo operatore economico? Per quali motivi interpella l’architetto Migliaccio? Per quali motivi si accontenta di un ribasso pari a misero e irrisorio 6%? E di nuovo la consueta madre di tutte le domande: è opportuno conferire un incarico diretto al cugino di un amministratore locale? Nel mezzo c’è il secondo affidamento diretto. Qui, come per il terzo appalto, non ci piove: Cappello non poteva non sapere. È il 18 ottobre 2022. Il responsabile dell’area Lavori pubblici consegna nelle mani di Migliaccio l’incarico per la direzione dei lavori del “Progetto di completamento per la riqualificazione dell’area urbana confiscata destinata ad orti sociali e piazzetta attrezzata a giochi”. All’architetto imparentato con l’assessore Turco vengono assegnati in modo diretto 12.434,24 euro per la direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza. In questo caso Migliaccio offre un ribasso del 22.05% (link in basso). Niente male, si dirà. Ma sicuramente con una gara tra più operatori economici il ribasso poteva essere anche maggiore, quindi più conveniente per le casse comunali, ovvero per le tasche dei cittadini. In ogni caso Migliaccio offre il ribasso più alto per l’incarico meno redditizio. Ci perde poco, insomma. Ultima ripetizione della sequela di quesiti: per quali motivi Cappello interpella un solo operatore economico? Per quali motivi interpella l’architetto Migliaccio? E di nuovo la consueta madre di tutte le domande: è opportuno conferire un incarico diretto al cugino di un amministratore locale?

Enzo Guida

Ricapitoliamo: Migliaccio ha ottenuto tre incarichi diretti in tre anni per un totale di 96.369 euro. Tutti gli incarichi sono stati affidati con trattativa diretta. Ergo, il caso Migliaccio si aggiunge a quelli di Cesario Villano, cugino omonimo dell’assessore, poi consigliere Cesario Villano, e di Michele Autiero, fratello del capogruppo di maggioranza Nicola Autiero. Villano ha incassato oltre 77mila euro. Autiero più di 72mila euro in società con altri tecnici. Se fossimo malpensanti porremmo un’ultimissima domanda: non è che per ottenere un incarico diretto dal comune di Cesa bisogna essere parenti degli amministratori locali? Ma no, sgombriamo la mente dalle cose brutte. Pensiamo, come ripete amabilmente il sindaco Enzo Guida, soltanto a quelle belle. Lo dicono anche le t-shirt. Come non credergli.

Mario De Michele

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