NAPOLI – “Appartengo a una forza politica che ritiene che l’Agricoltura sia uno degli elementi fondamentali per il rilancio economico del nostro Paese. Ancor di più lo penso per la Campania dove l’industria alimentare rappresenta circa il 30% dell’intera industria alimentare del Mezzogiorno ed il 5,8% di quella italiana”.
Così Pietro Foglia (UDC), presidente della commissione regionale Agricoltura, intervenendo al seminario nazionale organizzato da OIGA (Osservatorio per l’Imprenditorialità Giovanile in Agricoltura) che ha fatto tappa ad Avellino. “L’industria agroalimentare in Campania – ha proseguito Foglia – ricopre un ruolo strategico per l’economia regionale, sia per il suo contributo in termini di produzione e di occupazione, sia per il ruolo che essa svolge in termini di valorizzazione delle produzioni agricole regionali. Negli ultimi anni il sistema agroalimentare risulta essere stato quello che più ha resistito agli effetti della crisi. Infatti, e forse sfugge spesso questo dato, l’intero sistema agroalimentare rappresenta ben il 15,9% del PIL nazionale ed in questi anni le sue oscillazioni sono state meno evidenti che negli altri settori economici. Esso rappresenta l’insieme delle produzioni agricole, gli investimenti industriali, il valore aggiunto del settore industriale nonché la distribuzione”. Esprimendo “apprezzamento per l’iniziativa dell’Oiga e ringraziando sia l’Osservatorio che il Ministero per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali”, Foglia si è poi rivolto ai giovani imprenditori agricoli che hanno partecipato all’unica tappa campana organizzata dall’Osservatorio nazionale, per sottolineare: “Quello agricolo in Campania è un settore storicamente forte, forte per tradizione, forte per il suo legame con il territorio e le colture di pregio e per la vocazione delle industrie. In Campania rappresenta un valore di circa 11.500 Milioni di euro, più o meno costante negli anni, con un peso di circa il 12% sul PIL regionale (dato 2009). La vitalità del settore è rafforzata anche dal dato delle esportazioni che rappresentano l’11,5% dell’industria alimentare italiana sulle esportazioni di prodotti trasformati (al netto delle bevande), ponendosi al quarto posto a livello nazionale, dietro la Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Ricordiamoci che la base dell’agroalimentare la Campania è caratterizzata da un settore agricolo che rappresenta il 3% del PIL regionale (in media sulle oscillazioni degli ultimi anni ). Si tratta di un valore superiore alla media nazionale, attestata su 2,3 % e leggermente inferiore con quello delle regioni meridionali 3,7%”. Richiamando l’attenzione sullo stato di salute e sulle potenzialità dell’agricoltura campana, Foglia ha ribadito: “Si tratta di un settore che ha dimostrato una vitalità economica ed una stabilità anche nei periodi di crisi. Ma ciò non basta. E’ comunque necessario dire che al di la dei numeri sopracitati l’andamento degli ultimi anni non può considerarsi in assoluto soddisfacente. Scontiamo, ad esempio nella nostra Regione, la mancanza di aggregazione che favorisce una polverizzazione imprenditoriale e le conseguenti difficoltà in fase di distribuzione. Faccio mia la frase detta dal Ministro Catania quando parla di agricoltura che deve poggiare su due fattori: la qualità e l’aggregazione. La Campania, che con la qualità ha conquistato i mercati mondiali, purtroppo non brilla in aggregazione”. “E’ necessario – ha aggiunto Foglia – prevedere al più presto leggi e provvedimenti che possano aiutare a superare questo ostacolo e con esso il momento storico così particolare. Il settore esige un supporto dalla ricerca e poi un sostegno economico che non può essere affidato ai soli fondi PSR; bisogna agevolare l’accesso al credito con misure veramente efficaci; infine dobbiamo puntare ad incentivare i giovani. Avere tanti giovani impiegati nell’Agricoltura significa ottenere più risultati: crescita economica, minore disoccupazione e salvaguardia del territorio. In Irpinia – ha concluso Foglia – cercheremo di fondere agricoltura, produzioni eno-gastronomiche e turismo per progettare un grande rilancio economico a beneficio del territorio e soprattutto dei nostri giovani”.