La tv come, quando e dove vuoi. E’ questo l’obiettivo a cui punta Mediaset che oggi, nella sede di Cologno Monzese, ha presentato la nuova applicazione ‘Premium Play per iPad’, scaricabile gratuitamente a partire da domani. Premium Play offrirà oltre 2.000 contenuti televisivi on-demand sempre disponibili: centinaia di film (800 in totale entro l’estate), 300 episodi di serie tv, cartoni e documentari, i migliori programmi delle reti Mediaset degli ultimi sette giorni.
A tutto ciò si aggiungono tutte le partite in diretta di Premium calcio, “la rete a pagamento – ha sottolineato Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente esecutivo di Mediaset – più vista in Italia”. Premium Play si potrà quindi vedere sulla tv con il decoder del digitale terrestre Premium, sul pc (con connessione adsl), su Xbox (anche senza decoder) e su iPad (per ora con il wi fi). Il servizio per l’iPad resterà gratuito fino al 2013 per i vecchi abbonati Premium, mentre in seguito dovrebbe avere un costo di 4 euro al mese per tutti. Con questo nuovo servizio, Mediaset si lancia dunque nel mondo della mobilità audiovisiva, ovvero dell’Atawad, un acronimo che sta per ‘any time, any where, any device’, come ha spiegato Emilio Pucci, direttore di e-Media Institute. Una tv replicata su tablet? Assolutamente no, ha detto Pier Silvio Berlusconi, aggiungendo che in diretta ci saranno solo le partite e l’informazione di TgCom24. “La diretta – ha aggiunto – non è un valore per una visione che punta sul come e quando vuoi”. “Siamo partiti dai desideri dei nostri clienti” ha spiegato Franco Ricci, direttore di Mediaset Premium. “Noi non offriamo canali, ma contenuti allo stato puro. La nostra è un’offerta unica e nessun concorrente è ancora riuscito a imitarci”. Marco Rosini, direttore commerciale di Mediaset Premium, ha spiegato che sarà possibile usufruire gratuitamente del servizio per 15 giorni prima di abbonarsi. “Promuoviamo l’offerta – ha detto – facendola provare”. In estate – ha aggiunto Rosini – sarà lanciata anche la funzione Download & Play, che darà la possibilità di scaricare un film e di vederlo successivamente, anche senza connessione, magari in aereo. I contenuti scaricati avranno comunque una scadenza. Forme di pubblicità sulla tv a pagamento? “Per adesso no – ha risposto Pier Silvio Berlusconi – ma non mi sento di escluderla, soprattutto se troviamo forme che non disturbano troppo il consumatore”. “I ricavi pubblicitari per Mediaset – ha ammesso – sono in calo, ma in linea con gli ultimi mesi. Poiché sono ottimista, diciamo che non stanno andando peggio” “La nostra stagione televisiva, visto il periodo, è stata ottima. Non c’é una sola programmazione che non abbia superato le aspettative. Poi – ha aggiunto il vicepresidente Mediaset – ci sono state, e continueranno a esserci, serate che abbiamo definito ‘difensive’, come Dr. House su Canale 5 e Centovetrine in prima serata, che hanno ottenuto risultati dignitosi. Ma lasciatemelo dire: la tenuta delle reti generaliste in Italia è unica al mondo, sette tv superano il 70% di ascolti”. Berlusconi jr ha confermato i tagli alle spese, “ma non abbiamo agito in un’unica direzione, abbiamo fatto un’operazione di profondissima efficienza in ogni settore. Questa crisi è tosta davvero, ma noi vogliamo rimanere leader della tv generalista e dunque non ci saranno grandi disinvestimenti nei prodotti televisivi. Quanto a Mediaset Premium, il mercato italiano della pay tv per la prima volta registra una contrazione, ma noi stiamo conquistando quote di mercato”. Pier Silvio Berlusconi, a margine dell’evento, ha infine assicurato che Maria De Filippi “non va a Sky”. “Come conduttrice è impossibile, è fantamercato” ha detto sorridendo. “Che poi qualche pezzo di programma si possa spostare su Sky, anche per abbassare i costi, questo è un altro discorso, lo abbiamo fatto in passato con il Grande Fratello. Ma secondo voi Maria lascia 7-8 milioni di spettatori?”. Sulla concorrenza, Berlusconi jr ha ribadito che il prezzo pagato da Sky per la Coppa del mondo di calcio “non sta né in cielo, né in terra, non rivedranno mai quei soldi lì”. Infine, la conferma che su Canale 5 il prossimo anno non ci saranno reality, GF compreso. “Quest’anno, mi spiace dirlo, il Grande Fratello oggettivamente non è venuto un granché bene. E’ stato sbagliato il cast ed è stata sbagliata la gestione delle difficoltà in corsa. Ma stiamo parlando – ha concluso Pier Silvio – di un gruppo di autori che ha lavorato alla grandissima per undici edizioni”.