In piazza sono scese decine di migliaia di persone contro il ddl Sicurezza, approvato dalla Camera e in commissione al Senato. Ma cosa contiene, quali sono le norme controverse? Ecco tutti i punti.

Detenute madri
Viene cancellata l’attuale normativa che prevede il differimento obbligatorio del carcere per le detenute incinta o madri con figli fino a un anno. L’esecuzione della pena non sarà inoltre rinviabile se il giudice ravviserà il rischio che si possano commettere ulteriori delitti. L’esecuzione potrà aver luogo in un istituto a custodia attenuata per detenute madri, “ove le esigenze di eccezionale rilevanza lo consentano” oppure “presso un istituto a custodia attenuata”.

Accattonaggio
Inasprite le pene per chi impiega i minori nel chiedere l’elemosina. La pena massima passa da tre a cinque anni.

Fiori cannabis come droga
Le inflorescenze della canapa prodotta per fini industriali sono equiparate alla droga e saranno sottoposte alle sanzioni del dpr 309/1990 sugli stupefacenti. La norma prevede il divieto di importazione, cessione, lavorazione, distribuzione, commercio, trasporto, invio, spedizione e consegna delle infiorescenze della canapa, nonché di prodotti contenenti tali infiorescenze.

Aggravante dissenso no-ponte e no-tav
Se la violenza o minaccia o resistenza nei confronti del pubblico ufficiale “è commessa al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica” viene introdotta un’aggravante a causa della quale le pene possono arrivare fino a 27 anni.

Pubblico ufficiale
Introdotto il nuovo reato, con reclusione fino a 16 anni, “di lesioni personali a un ufficiale o agente di polizia giudiziaria o di pubblica sicurezza nell’atto o a causa dell’adempimento delle sue funzioni”.

Pene più severe per danni durante le manifestazioni
Arriva l’inasprimento delle pene per il delitto di danneggiamento in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico qualora il fatto sia commesso con violenza alla persona o con minaccia. Con la reclusione da un anno e sei mesi a cinque anni e la multa fino a 15mila euro.

Norma anti Gandhi
Il blocco stradale o ferroviario attuato mediante ostruzione fatta col proprio corpo da illecito amministrativo diventa illecito penale con reclusione fino a un mese o multa fino a 300 euro. Puniti anche i sit-in pacifici di studenti davanti a una scuola se fermano il traffico o un classico picchetto di operai davanti a una fabbrica.

Estensione daspo urbano
Il questore, in caso di reiterazione delle condotte, può “disporre il divieto di accesso” alle aree delle infrastrutture di trasporto e alle loro pertinenze, come le stazioni, nei confronti di coloro che risultino anche solo denunciati o condannati, “anche con sentenza non definitiva”, nel corso dei precedenti cinque anni.

Scattano aggravanti se reati in stazioni e metro
Arriva la circostanza aggravante dell’aver commesso il fatto “all’interno o nelle immediate adiacenze delle stazioni ferroviarie e della metro o all’interno dei convogli adibiti al trasporto passeggeri”.

Introdotta la specifica ipotesi di truffa aggravata nei confronti delle persone anziane. Ampliato l’ambito di applicazione dell’arresto in flagranza differita prevista per il reato di lesioni personali cagionate a un pubblico ufficiale in servizio di ordine pubblico anche ai casi in cui il fatto è commesso in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico.

Reato di occupazione arbitraria
Chiunque occupi o detenga senza titolo un immobile destinato a domicilio altrui, o ne impedisca laccesso al legittimo proprietario, è punito con una pena da due a sette anni. La norma vale anche per le pertinenze, come box auto, cortili, balconi e terrazze. Stessa sorte per chiunque "si intromette o coopera nelloccupazione dellimmobile, ovvero riceve o corrisponde denaro o altra utilità per loccupazione medesima”. Prevista una procedura d’urgenza per il rilascio dell’immobile. Nel caso il fatto sia commesso contro una persona “incapace, per età o per infermità” si procede d’ufficio.

Modifiche a codice antimafia
Vengono incluse in materia di documentazione antimafia le imprese aderenti ai contratti di rete. Il prefetto, qualora ritenga sussistenti i presupposti per ladozione dellinformazione antimafia interdittiva, può escludere uno o più divieti e decadenze, nel caso in cui accerti che verrebbero a mancare i mezzi di sostentamento al titolare dell`impresa individuale e alla sua famiglia. Novità anche in materia di protezione di collaboratori e testimoni di giustizia, in particolare per quanto concerne il rilascio delle identità di copertura e sui beni sequestrati e confiscati.

Benefici parenti mafioso se rapporti interrotti
Non si applica a parenti o affini entro il quarto grado di soggetti destinatari di misure di prevenzione o sottoposti al relativo procedimento o a procedimento penale l’esclusione dai benefici per i superstiti delle vittime della criminalità organizzata se, al momento dell’evento, siano interrotte definitivamente le relazioni familiari e affettive con questi o non si abbia alcun rapporto di concreta frequentazione.

Revoca cittadinanza se condanna terrorismo e reati gravi
Si estende da tre a dieci anni, dal passaggio in giudicato della sentenza di condanna definitiva, il termine per poter adottare il provvedimento di revoca della cittadinanza per i reati di terrorismo ed eversione ed altri gravi reati. Non si può procedere alla revoca della cittadinanza se l’interessato non ne possiede o ne può acquisire un’altra. Reato di detenzione di materiale con fini terroristici. Punito con la reclusione da 2 a 6 anni chiunque – al di fuori dei casi di associazione con finalità di terrorismo e di addestramento ad attività con finalità di terrorismo – consapevolmente si procura o detiene istruzioni per il compimento di atti di terrorismo e divulgazione di istruzioni sulla preparazione e l’uso di sostanze esplosive o tossiche ai fini del compimento di delitti contro la personalità dello stato.Nuovo articolo codice penale. Con l’introduzione del 415-bis, denominato “rivolta all’interno di un istituto penitenziario”, è prevista come pena base la reclusione da due a otto anni se viene impedito “il compimento degli atti d’ufficio o del servizio necessario alla gestione dell’ordine e alla sicurezza”.

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