CASERTA – Le ragioni dello sciopero generale provinciale del prossimo 11 maggio, sono state espresse dalla segretaria generale della Camera del Lavoro di Caserta, Camilla Bernabei, nel corso di una conferenza stampa, tenuta ieri mattina nella sede di via Verdi, e alla quale hanno partecipato anche i segretari di categorie.
La segretaria ha spiegato come, al centro della protesta, c’è la salvaguardia della dignità del lavoro, dei pensionati, dei disoccupati, dei precari ed anche di quei giovani che – sentendosi sconfitti in partenza – rinunciano drammaticamente a cercare un’occupazione. La disoccupazione in Terra di Lavoro è in aumento, le donne e i giovani sono tenuti fuori dal mercato del lavoro o costretti ad un lungo e umiliante precariato o indotti al lavoro nero. Le crisi aziendali fanno perdere lavoro ai cinquantenni che difficilmente potranno ritrovarlo. E’ necessario, quindi, un nuovo Piano di Lavoro. Camilla Bernabei, nel corso del suo intervento, ha decisamente evidenziato il punto più critico della disperata condizione lavorativa in provincia di Caserta, ovvero quello della forza lavoro detenuta nelle mani illegali del sommerso. Criminalità e lavoro nero, infatti, contribuiscono anche ad aumentare il divario tra Nord e Sud poiché impediscono il potenziamento delle risorse lavorative. E intanto si è sempre più al limite della sopportazione, in una situazione in cui sembra essere stato superato anche il confine della rassegnazione. In questa drammatica situazione sociale è assordante l’assenza delle istituzioni quale Provincia , Regione e Governo assenti da qualsiasi iniziativa per far ripartire l’economia locale per il rilancio del territorio. Occorre quindi ripartire dal lavoro e lo sciopero dell’11 maggio può dare un segnale forte affinché ciò avvenga davvero. Intanto, nel pomeriggio di oggi per discutere di questi temi e confermare la loro adesione allo sciopero sono state invitate le associazioni territoriali : ANPI Caserta, Forum Terzo Settore, AUSER Caserta, Libera Caserta, CIDI Caserta, ARCI Caserta, Legambiente Caserta, Carta 48, Pro Teano, Movimento Speranza per Caserta, Federconsumatori, e i partiti politici IDV, SEL, PD, Federazione di Sinistra. Si prevede, quindi, per venerdì 11 maggio, un’affluenza massiccia alla manifestazione, con presenze che giungeranno da tutta la Provincia con numerosi pullman messi a disposizione dalla Cgil. Alle 9 e 30 un corteo partirà da piazza Ferrovia e attraverserà la città per raggiungere piazza Vanvitelli, dove ci sarà un comizio le cui conclusioni saranno affidate ad Alfonso Viola, della segreteria Cgil Campania. Una mobilitazione, quindi, a misura di tutti – poiché la lotta da intraprendere non esclude nessuno – attraverso la quale si chiede lo sviluppo, l’occupazione sul territorio, la difesa e il rafforzamento dei servizi , in particolare del trasporto pubblico locale, della sanità, la dignità e il lavoro per i cittadini di Terra di Lavoro. Una mobilitazione in linea con la lotta che la Cgil sta portando avanti in tutt’Italia, affinché il decreto sul mercato del lavoro sia migliorato nella discussione parlamentare. In particolare che siano riviste le regole sugli ammortizzatori sociali per le regioni del Mezzogiorno, e sia ricostruito il potere di deterrenza dell’articolo 18 e si scongiuri la pratica dei licenziamenti facili unicamente a indennizzo economico.