Prima della recente esultanza su Fb per l’incarico di 5mila euro a Peppe Lettieri per la direzione artistica dell’Agrofestival (clicca qui), Alfonso Oliva si è prodigato per piazzare un altro suo amico stavolta nell’area urbanistica del comune di Aversa. Se Lettieri è uno strenuo supporter social dell’assessore al Contenzioso e ai Grandi Eventi, nel caso di Fausto Ibello, sponsorizzato da Oliva come supporto al Rup, l’incompatibilità politica sale vertiginosamente di livello, raggiunge vette altissime, perché l’avvocato “prescelto”, oltre a essergli molto legato sul piano personale, figura tra i suoi più agguerriti sostenitori alle ultime comunali. I due sono quasi inseparabili. Scherzosamente potremmo dire che sono c… e camicia. Assegnate voi i rispettivi ruoli. In calce all’articolo pubblichiamo alcuni post di Ibello durante la sfida elettorale dell’anno scorso. In uno di essi l’avvocato scrive: “Onorato di esserti amico. Carissimo Oliva Alfonso, moltissimi … me compreso, sono onorati di essere parti integranti di Aversa Italia, la lista civica che in queste Amministrative 2024 è, sarà, decisiva per l’elezione del nostro candidato sindaco dott. Matacena Franco. Andiamo a vincere subito. Uniti si vince con l’intera coalizione civica!!!” (foto in basso). In un altro commento social Ibello pubblica una foto che ritrae Matacena e Oliva con la seguente frase: “Due professionisti che possono far bene… Ebbene sì… Ripartire da zero, ricordare che niente e nessuno è meglio di voi… Saprete far il bene per Aversa. Sono certo che l’intera coalizione civica unitamente a voi due vincerà. Uniti si vince sempre!!!” (foto in basso).

Insomma, Fausto Ibello è molto di più di un elettore di Oliva. Come lui stesso scrive, era ed è “parte integrante” di Aversa Italia, lista promossa dall’assessore al Contenzioso, che senza la candidatura di Adele Ferrara, prima eletta e poi “scappata” per ovvie ragioni dalle grinfie di Oliva, sarebbe stata il fanalino di coda della coalizione vincente di Matacena. L’avvocato Ibello è politicamente schierato al fianco di Oliva. Niente di male, per carità. Quello che non va è il pressing dell’assessore per fargli conferire l’incarico di Rup al costo, come nel caso di Lettieri, di 5mila euro di soldi pubblici. Un numero ricorrente che potrebbe indurci ad affibbiare a Oliva il simpatico appellativo di “mister 5mila”. Ci asteniamo dal farlo. Torniamo su Ibello. Grazie al suo amico per la pelle, il nostro caro avvocato era in pole position per ottenere l’incarico diretto. Avrebbe dovuto istruire le pratiche per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio. Il primo passo verso la mansione di supporto al Rup viene fatto lo scorso 16 maggio. Su proposta di Oliva, altra coincidenza, la giunta approva con i poteri del consiglio comunale, caso eccezionale, una variazione di bilancio di 18mila euro. Tra le somme da spendere i 5mila euro destinati al Rup. Per motivare l’urgenza nella delibera si rimarca che senza tale nomina si rischia che il piano di riequilibrio inviato alla Corte dei Conti potrebbe saltare.

In seguito all’atto dell’esecutivo l’assessore Oliva e il suo fido amico Ibello vengono avvistati più volte sotto braccio nelle stanze del municipio. Quarto piano. Quando tutto sembra filare liscio c’è un primo inghippo. Su un giornale appare l’articolo del conferimento dell’incarico a Ibello. La notizia è falsa. Ma il nome dell’avvocato inizia a circolare negli ambienti politici. L’opposizione si insospettisce proprio per i suoi stretti rapporti con Oliva. E le cose si complicano. Sul terreno burocratico affiora un problema di non poco conto. Sembra che Ibello fosse incompatibile perché curerebbe diverse pratiche per conto di privati in contenzioso con il comune di Aversa. Per non perdere l’ambito incarico il legale invia, almeno così ci risulta, una Pec all’ente in cui dichiara di non essere incompatibile o in ogni caso di essere pronto a rinunciare ai procedimenti in atto contro il comune. La mail di Ibello ha una tempistica strana. Viene inviata poco prima della decisione della dirigente del settore urbanistico Danila D’Angelo di accantonare l’affidamento diretto per optare per la selezione tramite il Mercato elettronico della pubblica amministrazione (Mepa). Come faceva l’avvocato tifoso di Oliva a saperlo? Un mistero che cercheremo di svelare.
Perché l’ingegnere D’Angelo cambia modalità di scelta? Perché vuole fare le cose per bene. Nella massima trasparenza. Perciò i tempi si allungano. E tuttora l’iter burocratico non si è ancora chiuso. E l’urgenza sancita dalla delibera di giunta proposta il 16 maggio da Oliva? Inesistente. Non a caso l’atto viene ratificato dal consiglio comunale soltanto alla fine dei 60 giorni stabiliti dalla legge per non diventare inefficace. Allora perché tanta fretta? Forse l’incarico era un’urgenza di Oliva e di Ibello. Ma non tutte le ciambelle vengono col buco. Per fortuna.
Mario De Michele
I POST ELETTORALI DI FAUSTO IBELLO















