
Manca soltanto l’ufficialità. Ma l’adesione di Marcantonio Mottola ad Aversa Moderata è praticamente cosa fatta. Già domani, al massimo nella giornata di domenica, il consigliere comunale passerà nel gruppo capitanato da Giovanni Innocenti. Dopo il voto a favore dei riequilibri di bilancio e l’astensione sul Dup sull’ormai ex esponente dei 5 Stelle è piovuta una sassaiola di critiche. I più agguerriti i suoi ex amici di partito e i rappresentanti del centrosinistra. Mottola, accusato di aver tradito il mandato elettorale, è stato invitato a dimettersi dal civico consesso. Ma l’interessato non ha mai preso in considerazione l’ipotesi di farsi da parte. A spingerlo sulle rive di Aversa Moderata gli ottimi rapporti personali con Innocenti. I due si frequentano da molti anni e tra le loro famiglie c’è un consolidato vincolo di amicizia. La vicinanza tra il presidente dell’assise e l’ex pentastellato era già nota da tempo negli ambienti politici. Prima o poi, dicevano in tanti, Mottola sarebbe approdato in maggioranza per il tramite di Innocenti. Lo strappo con la minoranza e con il Movimento 5 Stelle è avvenuto nell’ultima seduta consiliare perché la squadra del sindaco Franco Matacena non aveva i numeri per approvare i riequilibri di bilancio per l’assenza polemiche di Aversa Azzurra.

Per “salvare” il sindaco e la maggioranza Innocenti ha chiesto a Mottola di accelerare i tempi e di andare in soccorso della coalizione civica. Il leader di Aversa Moderata ha raggiunto due risultati in un solo colpo: il suo gruppo sale a 6 consiglieri. E c’è Raffaele De Gaetano pronto a rafforzare ulteriormente il team di Innocenti. Con 7 membri in assise i Moderati detterebbero legge, anche se il timoniere dell’assemblea consiliare non ha alcuna intenzione di destabilizzare una maggioranza fin troppo traballante. Piccolo inciso: come sempre il centrosinistra e il centrodestra non ha capito un tubo. L’operazione Mottola è stata avviata, condotta e chiusa da Innocenti. Giovanni Zannini è giunto in città soltanto per metterci il cappello politico. Ha voluto mostrare i muscoli.

Su un eventuale nuovo assetto in maggioranza molto dipenderà da Matacena. Se la fascia tricolore dovesse spingere sulla cacciata dalla coalizione di Giampaolo Dello Vicario e company, per le loro continue e stucchevoli critiche a mezzo stampa, allora si aprirebbe uno scenario nuovo. Si punterebbe a togliere pezzi ad Aversa Azzurra. Il primo nome sulla lista è quello di Ciccio Di Virgilio. Potrebbe essere invogliato a lasciare il suo gruppo con la delega all’Asi. Da sondare anche l’umore di Ivan Giglio. L’ex esponente di Noi Aversani non sembrerebbe entusiasta dell’approdo in Aversa Azzurra. Gli ultimi eventi non vanno nella direzione di una riappacificazione. Massimo Virgilio, eletto in Aversa Italia, si è scagliato su Fb contro Adele Ferrara con toni vergognosi, indegni per un uomo delle istituzioni. Il fedelissimo del vicesindaco Alfonso Oliva ha definito la consigliera di Aversa Azzurra “un’inetta e un’utile idiota”. Un linguaggio da bassifondi della politica. Anzi che con la politica non hanno nulla a che vedere. Giustamente Ferrara ha già incarico il suo legale per sporgere una denuncia per diffamazione aggravata. È il minimo.
Mario De Michele












