
Era il minimo che potesse fare. Adele Ferrara ha denunciato per diffamazione aggravata Massimo Virgilio. Senza alcun rispetto nemmeno del ruolo istituzionale di entrambi il suo omologo ha definito la consigliera comunale “un’inetta e un’utile idiota”. L’esponente di Aversa Italia ha attaccato la collega di maggioranza con un commento indecente pubblicato nei giorni scorsi su Fb. Alla stimata professionista non è rimasto altro da fare che rivolgersi alla magistratura per tutelare la propria immagine. Il vergognoso attacco social ha suscitato veementi reazioni nel mondo politico. Diversi consiglieri comunali, tra cui anche quelli di opposizione, hanno giustamente preso le difese di Ferrara. Salvo improbabile sorprese Virgilio sarà rinviato a giudizio per diffamazione aggravata. Ha chiaramente leso l’onorabilità della consigliera di Aversa Azzurra, “rea” di aver espresso un giudizio critico su alcune scelte amministrative. Inutili i tentativi di una riappacificazione.

“Era doveroso – spiega Ferrara – cautelarmi nelle sedi competenti. Si tratta di accuse gratuite e pesantissimi che non hanno nulla a che vedere con il confronto politico. Sono stata attaccata sul piano personale con epiteti vergognosi. La mia unica colpa è stata quella di esprimermi liberamente su decisioni che non condivido. In democrazia dovrebbe essere la norma. La reazione scomposta di Virgilio è la dimostrazione plastica della sua mancanza di rispetto verso le persone e le istituzioni. Se un consigliere comunale si esprime in quel modo lede anche l’immagine del civico consesso. Che giudizio – si chiede l’esponente di Aversa Azzurra – potranno farsi i cittadini? Quale fiducia potranno riporre nelle istituzioni?”.

Adele Ferrara ha pienamente ragione. Essere definita “un’inetta e un’utile idiota” da un suo collega, peraltro di maggioranza come lei ed eletto nella sua stessa lista, per aver assunto posizioni critiche rispetto a decisioni amministrative che non condivide è inaccettabile sia sul piano personale che politico. Non sorprende che Alfonso Oliva, promotore di Aversa Italia non abbia proferito parola per richiamare all’ordine il rappresentante della lista in assise. Il vicesindaco non vede l’ora di liberarsi di Ferrara. Spinge da mesi per la sua cacciata dalla maggioranza per rafforzare la sua posizione in giunta che si regge sull’appoggio in consiglio del solo Virgilio. Se il sindaco Franco Matacena cadrà nella trappola commetterà un gravissimo errore politico e personale. Adele Ferrara è una risorsa per la squadra di governo e per la città. Va salvaguardata. Sempre e comunque. Anche quando è in disaccordo su alcune decisioni amministrative. Si chiama democrazia.
Mario De Michele












