
Lo scorso 4 agosto un commando armato crivellò di colpi di pistola la facciata dello studio legale dei fratelli Arena in via Atella (clicca qui per l’articolo). Ieri verso le 4.30 una banda di malviventi ha dato fuoco all’auto di Mimmo Lettieri, noto e apprezzato agente immobiliare, ideatore del gruppo politico-consiliare Rinascita e Resilienza per Orta e fratello del consigliere comunale Francesco Lettieri (foto esclusive in basso e nella foto grande). Due raid in quattro giorni. Probabilmente legati dalla stessa matrice criminale. La città atellana piomba nel terrore. Sui due gravissimi episodi indagano la Direzione distrettuale antimafia di Napoli e il comando dei carabinieri di Marcianise con l’ausilio dei militari dell’Arma della stazione locale. La principale pista battuta dagli inquirenti, che stanno svolgendo un lavoro ininterrotto e certosino, porta dritto alla camorra. Sia i fratelli Arena che Lettieri si occupano, tra le altre cose, di aste immobiliari. È ancora presto per ipotizzare con certezza che i due atti intimidatori siano legati tra loro e riconducibili all’attività lavorativa degli avvocati Gianfranco, Raffaele e Rosalba Arena e dello stimato professionista. Lettieri svolge da decenni l’attività di agente immobiliare, un settore in cui si è fatto spazio con impegno e serietà. In città è voluto bene da tutti per il suo carattere mite e per l’educazione ricevuta dai suoi genitori, anche loro due grandi lavoratori. Come nel caso dei tre avvocati Arena anche Lettieri non ha ricevuto minacce e non aveva alcun sentore di un raid così allarmante.
I delinquenti sono entrati in azione ieri mattina presto a bordo di un furgone grigio. Verso le 4.30 hanno fermato il veicolo davanti al cancello scorrevole dell’immobile in via Fabrizio De André, dove abitano Mimmo Lettieri, il fratello e la sua famiglia. Mentre un terzo complice ha atteso alla guida del furgone, due malviventi a volto coperto hanno scavalcato la recinzione del palazzo e dopo aver rotto il vetro posteriore della Dacia Jogger di Mimmo Lettieri, utilizzata dalla moglie, hanno cosparso liquido infiammabile all’interno dell’auto che in pochi secondi ha preso fuoco. Il commando si è poi dileguato. Sul posto sono intervenuti prontamente i carabinieri di Orta di Atella per i primi rilievi. Immediata anche l’attività investigativa della Dda di Napoli. L’incendio è stato domato dai vigili del fuoco. Il raid è stato ripreso dalle telecamere di video sorveglianza. Le immagini, che sono al vaglio degli inquirenti, potrebbero essere decisive per acciuffare i colpevoli.

Mimmo Lettieri è legato da una stretta e lunga amicizia con l’avvocato Raffaele Arena, uno dei tre fratelli finiti nel mirino nella “stesa” del 4 agosto. L’apprezzato legale, ex assessore del comune di Castel Volturno e vicino al Pd, esercita la professione anche in autonomia rispetto al fratello Gianfranco e alla sorella Rosalba. Per alcune pratiche immobiliari Lettieri si rivolge proprio a Raffaele Arena, che spesso esercita la professione in autonomia rispetto agli altri due fratelli avvocati. Al momento gli inquirenti sospettano che i due episodi possano essere intrecciati. Per quanto riguarda le aste immobiliari Mimmo Lettieri e Raffaele Arena curano essenzialmente gli interessi dall’esecutato, cioè di chi è stato colpito da un’ingiunzione di messa all’asta del proprio immobile.
“Nei giorni precedenti all’accaduto – dichiara Mimmo Lettieri – non ho subito intimidazioni e non ho litigato con nessuno. Sono ovviamente preoccupato e scosso, soprattutto per la mia famiglia, per un episodio grave e inquietante. Andrò avanti nel mio lavoro, che ho sempre svolto onestamente, con la massima collaborazione con la magistratura e le forze dell’ordine, in cui ripongo piena fiducia”. Mimmo Lettieri è sposato e padre di quattro figli, due sono gemelli. Soprattutto per loro la prima mattinata di ieri resterà un bruttissimo e indelebile ricordo.
Mario De Michele
LE FOTO ESCLUSIVE DELL’AUTO INCENDIATA

















