Che l’ultimo anno di amministrazione comunale si trasformasse in una lunga campagna elettorale per Enzo Guida e i suoi accoliti era ampiamente prevedibile, diciamo “normale”. Quello che fa discutere, a buon diritto, è l’utilizzo di denaro pubblico, ovvero dei soldi dei contribuenti, per tirare la volata alla coalizione di governo. Tra gli attrezzi propagandistici del sindaco e del suo team c’è il grimaldello delle famose, per qualcuno famigerate, gite fuori porta. Uno strumento che la fascia tricolore utilizza con estrema abilità. Nel decennio amministrativo griffato Guida sono state puntualmente distribuite risorse a pioggia per organizzare iniziative, perlopiù soggiorni in località religiose o termali, in favore dei cittadini. Un’attenzione, in linea di massima lodevole se non fosse, come avviene in quasi tutti i progetti del comune, per la carenza sul piano della trasparenza. Soprattutto quando c’è di mezzo il vicesindaco e assessore ai Servizi sociali Giusy Guarino.

La nuova trovata elettorale del sindaco e del suo braccio destro riguarda l’estensione del numero dei partecipanti al soggiorno ad Ischia. Non è una novità. Già in passato il numero uno e il numero due dell’amministrazione hanno “sfruttato” al massimo le gite per creare consenso, senza mai perdere l’occasione di “capitalizzare” le iniziative. Sul sito ufficiale del comune infatti è stata pubblicata una nota di Guida e Guarino con il seguente annuncio: “Tutti coloro che hanno presentato domanda per il soggiorno ad Ischia, saranno ammessi. L’Amministrazione Comunale ha predisposto ulteriori risorse, in modo da ampliare il numero dei partecipanti, portandoli da 45, originariamente previsti, a 68. Nei prossimi giorni e comunque in tempo utile prima della partenta gli ammessi riceveranno tutte le comunicazioni e le notizie utili” (foto in basso).
Al netto del refuso “partenta”, che sta per partenza, spicca il solito “metodo”: l’ampliamento della platea dei partecipanti, che passa da 45 a 68 persone per non scontentare nessuno. Cosa buona e giusta, si potrebbe dire. Ma in effetti non è così. Per non scontentare nessuno il comune attingerà a soldi pubblici aggiuntivi. E poiché quando si spende di più devono entrare più fondi per far quadrare il bilancio, come la giri e la rigiri alla fine saranno i cittadini pagare il conto. Posto che si tratta di un’iniziativa lodevole, ciò che apre un fronte polemico è, come già detto, la totale assenza di trasparenza. Chi sono i partecipanti alla gita a Ischia? Quale reddito posseggono? Di quante abitazioni sono proprietari e di che valore? E visto l’andazzo sui concorsi comunali e gli incarichi professionali ci si chiede legittimamente se e quanti parenti degli amministratori locali parteciperanno al soggiorno.

Ed ecco il deficit sulla trasparenza. È doveroso, oltre che un obbligo normativo, pubblicare l’elenco dei gitanti. Non vorremmo che tra i 68 ammessi figurino in gran parte amici e familiari della coalizione di governo. Sarebbe un’altra conferma plastica della gestione amministrativa cortigiana di Guida e company. L’ennesima stortura di un decennio anomalo. Potere al popolo degli amici e dei parenti. Alla faccia della narrazione degli hooligans social che in continuazione si ammucchiano su Facebook per lisciare il pelo al sovrano e al suo impero inneggiando alle “solo cose belle”. Per loro.
Mario De Michele
IL COMUNICATO DI ENZO GUIDA E GIUSY GUARINO













