Mutuando un celeberrimo verso del sommo poeta potremmo dire che “Galeotto fu il marciapiede”. Il marciapiede “galeotto” è quello realizzato davanti al bar L’Angolo del Caffè, sul lato della strada a senso unico che collega il centro storico al rione Campostrino (nelle foto). Per intenderci il bar è quello di fronte al tabacchino di “Pizzo Lucente”. A quanto pare, l’opera pubblica è stata avviata e completata senza una regolare gara dalla ditta edile di Luigi Salvarezza con la promessa di un affidamento postumo. Galeotto, appunto. Per effettuare i lavori l’imprenditore sarebbe stato contatto da un amministratole locale, fedelissimo del sindaco Enzo Guida, che nonostante i lavori non fossero stati appaltati dal comune gli avrebbe chiesto realizzare il marciapiede anche nella traversa che da via Bagno conduce al rione Campostrino, assicurandogli che l’ente, a opera completata, avrebbe adottato la determina di affidamento dei lavori con successiva liquidazione dei costi. Ma l’amministratore in questione ha fatto i conti senza l’oste. Infatti, a quanto risulta, i funzionari comunali preposti non vogliono prestarsi a firmare un atto già in partenza palesemente illegittimo.
Come uscirne? C’è poco da fare. La ditta di Salvarezza non potrà essere pagata, a meno che il responsabile dell’area Lavori pubblici dell’ente non sia disposto ad affidare in modo postumo, quindi a tavolino, ovvero in modo irregolare, i lavori alla società dell’imprenditore di Cesa. Chi è l’amministratore che ha combinato questo disastro? Non abbiamo avuto conferme ufficiali sul nome, ma è presumibile che non abbia la testa del tutto rotonda perché ha promesso a Salvarezza l’assegnazione dell’appalto non solo senza una regolare gara ma addirittura senza la determina di affidamento dei lavori.

L’opera “galeotta” è stata completata una quindicina di giorni fa. Circa un mese prima, ad inizio agosto, il nome del proprietario del bar L’Angolo del Caffè, Francesco Turco, parente del sindaco Guida, è stato dato in pasto all’opinione pubblica proprio dal primo cittadino per una vicenda privata divenuta nota in seguito a un video Fb della fascia tricolore. Partendo da fatti privati riguardanti Turco e la sua fidanzata e facendo senza scrupoli nomi e cognomi, Guida ha lanciato pensatissimi attacchi social ai suoi avversari politici, arrivando nientepopodimeno che ad accusare Giuseppe Fiorillo e il raggruppamento Cesa in Comune addirittura di “spionaggio e dossieraggio”. Un’accusa di cui Guida quasi certamente risponderà nelle aule di giustizia in quanto Fiorillo e company hanno incaricato un avvocato per valutare se ci sono, come appare probabile, gli estremi per depositare una denuncia per calunnia.
Nella sua performance su Fb, impropriamente ricca di particolari, il sindaco annunciò di aver presentato querela e comunicò che anche la fidanzata di Turco si era rivolta alla magistratura. Gli sviluppi successivi fanno supporre che ad essere galeotto non fu soltanto il video di Guida, ma anche il marciapiede del bar del suo parente.
Mario De Michele
LE FOTO DEL BAR E DEL MARCIAPIEDE
















