Alfonso Oliva colpisce ancora. Dopo i disastri nel settore Contenzioso e Grandi eventi il promotore della lista Aversa Italia, allestita contestualmente al tradimento di Fratelli d’Italia per ottenere la delega di vicesindaco, l’esponente della giunta Matacena si distingue per inadeguatezza amministrativa anche come assessore alla Pubblica istruzione. A riprova c’è il mancato avvio del servizio mensa nelle scuole di Aversa. Eppure era noto all’universo mondo l’inizio del nuovo anno scolastico. Sarebbe bastata una fugace occhiata al calendario. Troppo impegnativo per Oliva, dedito essenzialmente allo scorrazzamento del sindaco in giro per la città, alla modica cifra di quasi 3mila euro al mese di indennità di mansione, nemmeno fosse Verstappen.

Il servizio mensa è ancora la palo perché non si è provveduto alla proroga dell’appalto scaduto alla ditta incaricata nelle more del nuovo affidamento. Non è stato possibile prorogare il servizio perché l’appalto in essere non è mai stato formalizzato. Un problema di cui Oliva era a conoscenza da mesi. Ma come al solito non si è sforzato più di tanto per risolverlo in tempo debito. Risultato? Gravi disagi per gli studenti e per le famiglie. Non a caso tra i genitori monta il malcontento. Alcuni di loro hanno già comunicato ai dirigenti scolastici che se il problema non sarà superato in tempi rapidi sono pronti a ritirare i ragazzi dagli istituti.

Dopo avergli già revocato la delega ai Grandi eventi – memorabili l’ultimo Natale ad Aversa e le iniziative postdatate previste per l’estate – il sindaco Matacena ha tolto a Oliva, per demeriti sul campo, anche il comparto della Pubblica istruzione, affidato nei giorni scorsi a Giovanni Tirozzi. L’esponente di Forza Azzurra si è ritrovato tra le mani la patata bollente del mancato avvio del servizio mensa. L’ennesimo regalo non gradito di Oliva all’amministrazione comunale. E soprattutto ai cittadini. Merci beaucoup!
Mario De Michele












