
Anche quest’anno brutte notizie per i minori di Orta di Atella. Ancora una volta, siamo al tris, l’amministrazione comunale marcata Antonino Santillo ha perso tempo prezioso per attuare il progetto finanziato della presidenza del consiglio dei ministri con il “Fondo per le politiche della famiglia”. Al comune atellano sono stati assegnati 46.384 euro. Il via libera del ministero è arrivato lo scorso 26 giugno. Da allora il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali Pasquale Pellino ha impiegato addirittura 3 mesi per proporre alla giunta la delibera per l’attuazione delle iniziative previste dalle linee guida ministeriali (link in basso). Soltanto lo scorso 25 settembre infatti l’esecutivo ha stabilito che si avvarrà della “co-progettazione con un Ente del Terzo Settore per l’attivazione di progetti”. Queste le iniziative indicate nella delibera: “Attività ludico/ricreative a favore di minori di età compresa tra i 5 e i 14 anni, che prevedano laboratori espressivi ed iniziative sportive, di progettazione, di costruzione, di esplorazione e ricerca, favorendo esperienze in campo pittorico, motorio/sportivo, espressivo, ludico, ambientale nonché favorendo la socializzazione, la relazione e l’integrazione con altri pari da realizzarsi nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2025, dando priorità alle famiglie con Isee inferiore a € 15.000”.

Tra le attività previste dal ministero per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità anche quest’anno vengono evidenziati i centri estivi ma, come già avvenuto nel 2023 e 2024, il grave ritardo dell’amministrazione comunale non ha consentito ai ragazzi di usufruire di un servizio importante, fornito invece da tutti gli altri enti locali, come avviene puntualmente in tutti i comuni limitrofi. Perché Orta di Atella continua a essere un’amministrazione lumaca? Le maggiori responsabilità ricadono su Pellino, delegato alle Politiche sociali ed esponente di spicco di Coraggio, lista brancacciana che ha siglato un patto di ferro con Santillo per mantenere in vita la squadra di non-governo nonostante un disastro politico-amministrativo ormai evidente anche ai sassi. Da mesi i cittadini ortesi si chiedono perché Santillo, spalleggiato dal cugino Gianfranco Piccirillo, cognato dell’assessore fantasma Annalisa Cinquegrana, e il gruppo dei brancacciani si ostinano a non mollare l’osso. Siamo ben oltre l’accanimento terapeutico ai danni di una popolazione ormai stremata da un immobilismo senza precedenti. Peggio dell’attuale amministrazione locale hanno fatto soltanto Brancaccio e company durante il sacco edilizio con devastanti colate di cemento e fiumi di tangenti.
Tornando al progetto a favore dei minori ci si auspica che quest’anno gli oltre 46mila euro stanziati da Roma non siano sperperati come nel biennio precedente, in cui sono stati spesi circa 80mila euro per attività in netto contrasto con le linee guida ministeriali, come il Natale ad Orta a suon di spumante o con con Minnie e Topolino in piazza, sempre con le immancabili bollicine. Poveri ragazzi (minorenni), uno spot così sfacciato al consumo all’alcol non lo avevano mai visto in vita loro (foto in basso). Iniziative ridicole e assurde, peraltro nel 2023 rendicontate in modo illegittimo con scontrini e fogliettini di carta. Sulle irregolarità commesse negli anni scorsi sarebbe d’uopo l’accesso agli atti da parte dell’opposizione con contestuale esposto agli organi competenti. Buttare al vento denaro pubblico è roba di altri tempi. Quelli della cementificazione della città. Bisogna impedire ai soliti noti di tornare al passato.
Mario De Michele
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