“Le scelte politiche intraprese dall’attuale maggioranza non rispecchiano più i valori che mi avevano spinto a impegnarmi. Non posso sostenere un percorso che sento sempre più lontano dai miei principi, né proseguire in assenza delle condizioni per incidere nella giusta direzione”. Con queste motivazioni Nicola Caputo si è dimesso da assessore regionale all’Agricoltura. L’ex inquilino di Palazzo Santa Lucia ha il merito di non essersi rifugiato dietro il paravento del politichese. Già da tempo aveva manifestato il suo disagio a far parte della coalizione di centrosinistra a trazione 5 Stelle. Peggio ancora con Roberto Fico candidato alla presidenza della Regione Campania. Troppo di sinistra l’ex numero uno della Camera per uno come Caputo che ha sempre nuotato nel mare dei moderati. Posizioni politiche inconciliabili. Dunque meglio finirla qui.

Come anticipato da Italia Notizie l’orami ex assessore regionale è con quasi due piedi in Forza Italia. L’occasione propizia per formalizzare l’imminente adesione al partito azzurro è stata la tappa di Antonio Tajani alla recente convention nazionale di Telese Terme. Tra Caputo e il vicepremier c’è stato un incontro culminato con una stretta di mano che vale molto di più di una tessera in tasca. Il primo segnale concreto dell’approdo dell’ex esponente della giunta De Luca nel partito fondato da Berlusconi è arrivato dalla candidatura, praticamente certa, di Lisa Martino alle regionali del 23 e 24 novembre nella lista di Forza Italia Caserta. Lo stimato avvocato di Parete è una fedelissima di Caputo. Assieme e in anticipo su tutti decisero di appoggiare Renzi nella sua avventura con la Italia Viva. Assieme hanno via via preso le distanze dall’ex premier. Ed ora sono pronti a varcare la porta di ingresso del partito azzurro.
Annunciando le sue dimissioni Caputo rivendica i risultati raggiunti in un settore fondamentale per la Campania come l’agricoltura e spiega perché è rimasto in carica fino ad oggi. “Quando, cinque anni fa, ho accettato questo incarico, l’ho fatto con il senso di responsabilità di chi riconosce nell’agricoltura non solo un settore economico, ma un pilastro dell’identità, della storia e del futuro della nostra regione. Abbiamo affrontato sfide complesse, cercando sempre soluzioni concrete e restituendo fiducia a chi ogni giorno lavora la terra. Abbiamo dato impulso ad importanti riforme, al sostegno delle filiere e alla modernizzazione del settore. Risultati – rimarca Caputo – che rimarranno sempre per me motivo di orgoglio. Ho scelto di restare in Giunta fino ad oggi per garantire continuità al lavoro svolto, per rispetto verso le imprese agricole e l’istituzione Regione che ho servito con dedizione, responsabilità. Lascio con la serenità di chi ha dato il massimo, con passione, rigore e trasparenza, e con la convinzione che la politica abbia bisogno di coerenza più che di convenienza”.

Infine i sentiti ringraziamenti a chi gli è stato vicino in questi anni, a partire dal governatore uscente. “Ringrazio sinceramente il Presidente Vincenzo De Luca – afferma Caputo – per la fiducia accordatami, i dipendenti del settore Agricoltura per la professionalità e la dedizione dimostrate in questi anni e il mio staff, che mi ha accompagnato quotidianamente con impegno, attenzione e lealtà. La mia gratitudine va soprattutto ai tanti cittadini e agli operatori del mondo agricolo che hanno sostenuto le sfide e condiviso questo cammino con me: la loro fiducia è stata una costante fonte di motivazione e di ispirazione, e continuerà a guidare il mio impegno in futuro. Grazie Campania! Viva l’Agricoltura”.
Al netto del “Grazie Campania! Viva l’Agricoltura” dai toni retorici, l’uscita di Caputo dall’esecutivo regionale è più che dignitoso e soprattutto comprensibile sul piano politico. Sarebbe stato impossibile immaginarlo a fare la campagna elettorale per Fico. E sarebbe stato molto complicato convincere i suoi sostenitori “storici” di appoggiare un candidato dei 5 Stelle con lo sguardo fisso a sinistra.
Mario De Michele












