Si riduce significativamente il numero di incidenti stradali nelle strade della provincia di Napoli. I dati, relativi a tutto il 2011, sono quelli del monitoraggio sull’incidentalita’ stradale raccolti dalla Prefettura di Napoli che evidenziano rispetto al 2009 “una “significativa riduzione del fenomeno, riscontrabile sia nel numero di incidenti che in quello dei morti e dei feriti” e rispetto al 2010 “un decremento del numero degli incidenti e una sensibile diminuzione del numero dei feriti, mentre risulta aumentato il numero dei morti”. Dati “fortemente incoraggianti, che risollevano e lasciano ben sperare per il futuro”, li definisce il prefetto di Napoli Andrea De Martino.

Sono stati 5497 gli incidenti con morti o feriti registrati nel 2011 in provincia di Napoli, per un calo del 3,56% rispetto all’anno precedente. In aumento pero’ i morti, 106 contro i 97 del 2010. La maggior parte degli incidenti si e’ concentrata, nel 2011 come negli anni precedenti, nei mesi di maggio e luglio, mentre i giorni della settimana piu’ critici sono risultati essere quelli di martedi’ e venerdi’. In grande calo gli incidenti mortali o con feriti avvenuti nel comune di Napoli, 1594 nel 2011 a fronte dei 2584 del 2010. Diminuiti anche i morti, 32 rispetto ai 35 dell’anno precedente e ai 38 del 2009. Quasi dimezzati i feriti, 2048 nel 2011 mentre nel 2010 erano stati 3580. Merito del calo, spiega il prefetto, “va sia all’estensione del nuovo sistema di controllo elettronico sulla velocita’ media, i cosiddetti ‘tutor’, alla quasi interezza del sistema autostradale, sia ad altre azioni attivate per contrastare il fenomeno dell’incidentalita’”. Fra queste De Martino ricorda “l’incremento delle attivita’ di prevenzione esercitata da tutte le forze dell’ordine, soprattutto in riferimento alla violazione del codice della strada per eccesso di velocita’, guida sotto l’influenza di alcool e sostanze stupefacenti”. In netto aumento, tra le cause di di ritiro della patente, il superamento dei limiti di velocita’: 290 i casi nel 2011, solo 14 nel 2010. Ma aumentano, seppur in minore percentuale, anche la guida in stato di ebbrezza per assunzione di alcool e sostanze stupefacenti. Dati che, ha commentato il ocmandante provinciale dei Carabinieri Marco Minicucci, “evidenziano come chi non rispetta il codice della strada sia un delinquente a tutti gli effetti perche’ il fattore umano si conferma il piu’ determinante”. “Permangono pero’ alcune situazioni critiche”, ha sottolineato il prefetto De Martino. Si tratta della Tangenziale di Napoli e dell’autostrada A30. Per quanto riguarda l’asse viario del capoluogo partenopeo, gli incidenti sono aumentati del 12,5% rispetto al 2010, mentre i feriti sono aumentati del 2,35%, 261 nel 2011 contro i 255 del 2010. Due i morti, stesso numero dell’anno precedente. “Ma gia’ nel 2012 i primi dati segnano un calo significativo”, ha sottolineato l’amministratore delegato di Tangenziale spa Agostino Chisari, che ha attribuito il dato negativo del 2011 alla mancata installazione dei ‘tutor’ negli ultimi 8 km di Tangenziale in direzione Pozzuoli e nell’assenza degli stessi sugli svincoli, “che sommati sono lunghi quasi quanto l’intero tratto autostradale”. Conferma il suo ottimismo per i primi dati relativi al 2012 anche il dirigente della Polizia stradale Giuseppe Salomone: “Ci attendiamo dati molto positivi”, ha dichiarato. Piu’ pesante la situazione della A30 Caserta-Salerno, dove gli incidenti con morti e/o feriti sono aumentati del 170%, da 20 a 54, e i feriti del 156%, da 30 a 77.

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