NAPOLI – “Abbiamo appreso con soddisfazione che il Presidente Cesaro, ad urne appena chiuse, ha finalmente lanciato un appello per il rilancio dell’Amministrazione Provinciale, richiamando tutte le forze che hanno sostenuto la sua elezione, ad un impegno per il rafforzamento della coalizione di Governo a piazza Matteotti”.

E’ quanto si legge in una nota del capogruppo Udc Alfonso Ascione, al termine di una riunione del gruppo, che si è tenuta, stamane, alla presenza del segretario provinciale Carmine Mocerino e dei 10 consiglieri. “Prendiamo atto – continua la nota – che finalmente Cesaro si preoccupa del rilancio amministrativo della Provincia, riconoscendo che i problemi che noi avevamo sollevato cinque mesi fa erano reali, soprattutto per quanto riguarda la stesura del PTCP, del risanamento delle Partecipate, della riduzione dei fitti passivi, dei costi della Tarsu”. “Siamo però seriamente preoccupati – aggiunge il documento diramato dal capogruppo Ascione – che questo ritardo di attenzione ai problemi reali, possa aver seriamente pregiudicato la situazione finanziaria dell’ Ente ed in particolare per quanto attiene alla gestione delle partecipate, condizionando, anche il bilancio 2012”. “Eppure proprio in occasione delle approvazioni dei piani industriali delle partecipate- si legge ancora nel documento – avevamo posto con forza il problema del controllo periodico della gestione, controllo che ancora ad oggi non ci risulta sia stato avviato”. “A questo punto la nostra risposta è chiara – continua il documento – prima di richiedere la collaborazione, viste la imminente scadenza elettorale nazionale, il Presidente Cesaro, deve dirci con chiarezza se questo nuovo impegno richiesto vale per i soli prossimi 5 mesi o se stiamo parlando di un rilancio dell’ Ente che arrivi alla normale scadenza del mandato 2014”. “Come sempre garantiremo con senso di responsabilità il nostro impegno nell’ interesse della collettività e ci auguriamo che le dichiarazioni di Cesaro non restino solo buone intenzioni ma portino a chiudere questa lunga fase di verifica”, conclude la nota.

 

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