Quasi 800 persone all’apertura della campagna elettorale di Massimo Grimaldi. Un successo straordinario per il candidato della Lega alle regionali nella circoscrizione di Caserta. Ieri sera Villa Ferdinando e Carolina a Capua è stata letteralmente presa d’assalto da amici e sostenitori del consigliere regionale uscente. Una marea di gente che ha sommerso di affetto Grimaldi che, come ha lui stesso sottolineato ai microfoni di Italia Notizie, ha sempre considerato “prioritari i rapporti personali basati sulla sincerità e sulla correttezza”. Parterre delle grandi occasioni con la presenza del sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri, dell’eurodeputato Aldo Patriciello e del sindaco di Vitulazio Antonio Scialdone. Non poteva mancare il leader regionale del partito, l’onorevole Gianpiero Zinzi, che ha avuto l’ennesima conferma del radicamento territoriale della Lega. “In provincia di Caserta – ha dichiarato ai nostri microfoni – saremo il primo partito e a livello regionale otterremmo un ottimo risultato. Saremo determinanti nella vittoria di Edmondo Cirielli”.

Tanti amministratori locali in sala per tirare la volata di Grimaldi in corsa per la riconferma nel parlamentino campano. “La serietà e l’impegno pagano sempre”, ha rimarcato il candidato della Lega. Che ha aggiunto: “Bisogna saper dire anche “no” ma quando si dice “sì” bisogna mantenere le promesse. Ho sempre avuto un rapporto diretto con i miei elettori, è la mia caratteristica principale”. Non è un caso che quando Grimaldi chiama a raccolta i suoi la risposta è sempre molto positiva. Sul piano programmatico l’esponente della Lega ha le idee chiare: “Bisogna investire sulla sanità, sulle infrastrutture e sulla sicurezza. La Campania è una regione bellissima, ma negli ultimi 10 anni è mancata una politica seria in grado di dare risposte immediate e concrete ai cittadini”. Al termine della manifestazione affettuosi baci, abbracci e qualche coro “Massimo, Massimo”.

Mario De Michele

LA VIDEO INTERVISTA A MASSIMO GRIMALDI

LA VIDEO INTERVISTA A GIANPIERO ZINZI

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