Tra i candidati dei 5 Stelle alle regionali della Campania spicca un nome con una storia politica senza eguali. Fabio Di Micco, in corsa nella circoscrizione di Caserta, è l’unico parlamentare del Movimento ad essere stato prima espulso e poi riammesso nei ranghi pentastellati. Sedeva tra i banchi di Palazzo Madama quando scattò la ghigliottina per non aver votato la fiducia al governo Draghi, una scelta che ancora oggi rivendica con forza e convinzione. Con lui furono cacciati decine di deputati e senatori. Il “no” di Di Micco affondava in motivazioni politiche profonde, in seguito condivise dalla stragrande maggioranza della base dei 5 Stelle. Per l’allora senatore sussistevano le condizioni per un terzo governo a guida Giuseppe Conte, mentre l’appoggio del Movimento all’esecutivo di Mario Draghi avrebbe relegato la prima forza parlamentare di quella legislatura a un ruolo marginale, senza consentire ai pentastellati di difendere ed implementare le riforme targate 5 Stelle, prime tra tutte il reddito di cittadinanza, la legge “spazzacorrotti” e il decreto dignità. Il corso degli eventi ha dato ragione a Di Micco. Quei provvedimenti infatti sono stati via via smantellati.
La storia politica del candidato alle regionali è unica anche perché nonostante un’espulsione ingiusta non ha mai rinnegato i principi del M5S e soprattutto perché, a differenza di tanti altri suoi colleghi di partito, non si è fatto ammaliare dalle sirene di altre forze politiche, in quel periodo a caccia dei parlamentari pentastellati. Di Micco è rimasto nel suo “modus operandi”, con atti e fatti, sempre e comunque un 5 Stelle. Fino alla meritata rivincita coronata dalla riammissione al partito. Su indicazione di Conte è rientrato nel Movimento il giorno della caduta del governo Draghi. In seguito allo scioglimento delle Camere gli è stato offerto un seggio uninominale alle politiche del settembre 2022, ma Di Micco ha rinunciato alla candidatura e con una coerenza, anch’essa unica, è tornato ad indossare la divisa di luogotenente dell’Aeronautica. Oggi presta servizio al comando logistico.
L’aspirante consigliere regionale è un 5 Stelle della prima ora. Nel 2012 ha aderito al meetup di Orta di Atella. I meetup erano le prime formazioni civiche lanciate da Beppe Grillo. Nel 2015 si candida alle comunali nella lista dei 5 Stelle e diventa consigliere comunale della città atellana. L’elezione al Senato risale al 2018. Oggi, a 3 anni dalla fine dell’esperienza in Parlamento, Di Micco ha deciso di correre per un posto in consiglio regionale. Anche in questo caso (unico) non è una scelta di comodo. Le percentuali del Movimento non sono più quelle stratosferiche di un tempo. È stato spinto a mettersi in gioco dalla convinzione che le Regioni rappresentano l’istituzione che più di tutte, con le sue competenze specifiche, incidono sulla qualità della vita dei cittadini. Fabio Di Micco è fatto così. Ha sempre anteposto gli interessi della collettività a quelli personali. È sicuramente uno dei nomi migliori che i 5 Stelle hanno messo in campo alle regionali della Campania. Una garanzia di coerenza e serietà per tutti, sia per il partito di Conte che per i cittadini. Un caso unico. Tanto per non cambiare.
Mario De Michele
DUE VIDEO INTERVISTE A FABIO DI MICCO












