Una donna di Perugia e’ stata denunciata dagli uomini della Guardia di Finanza perche’, secondo quanto ricostruito dai militari, avrebbe emesso delle fatture false a nome del titolare dell’azienda per cui lavorava intascando poi i soldi.
L’indagine e’ iniziata da una denuncia presentata dal titolare di una nota societa’ perugina, il quale, sottoposto a controllo fiscale da parte della Agenzia delle Entrate, si era visto contestare l’emissione di fatture per operazioni inesistenti di notevole importo. Convinto della regolarita’ del proprio operato, l’imprenditore avviava una verifica contabile interna, all’esito della quale i sospetti ricadevano proprio su una sua dipendente. Gli uomini delle Fiamme Gialle tesa, ricostruiti tutti i rapporti economico – finanziari contestati, hanno evidenziato l’effettiva falsificazione delle scritture contabili e l’appropriazione, per gli anni dal 1996 al 2008, da parte di una dipendente in concorso con un altro imprenditore amico di circa 1.000.000 di euro. Il Tribunale di Perugia nei giorni scorsi ha disposto il sequestro preventivo di un appartamento in Bastia Umbra composto da 8 vani, una villa composta da 13 vani con autorimessa e tre terreni in Assisi, beni intestati o riconducibili alla dipendente in relazione al danno complessivo causato che e’ stato indicato pari a circa 1.000.000 di euro.