CASERTA: Si è tenuto questa mattina presso il Coordinamento provinciale del Pd Caserta, l’incontro con Paolo De Castro, Presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, sui temi del rilancio del comparto agricolo e della valorizzazione dei prodotti del settore primario.
Una sala convegni particolarmente affollata di operatori del settore ha accolto le indicazioni dell’ex Ministro dell’Agricoltura del Governo Prodi sulla tutela dei prodotti del Made in Italy e sulla necessità di creare una giusta rete di comunicazione e conoscenza intorno all’alta qualità della produzione agricola casertana: “In nessun altro luogo, come nel mezzogiorno d’Italia ed in Campania in particolare, esiste una tale quantità e qualità di prodotti di origine controllata. Per questo motivo– ha spiegato- la battaglia per il riconoscimento e la tutela dei prodotti certificati deve essere condotta soprattutto dai rappresentanti istituzionali delle nostre regioni”.
Onori di casa affidati al Segretario provinciale del Pd, Dario Abbate che ha sottolineato il ruolo strategico del comparto agricolo nel rilancio di un’intera economia “mortificata– dice- da seri processi di deindustrializzazione che minano la tenuta sociale. E’ nostro compito indicare strade alternative per uscire dalla crisi e l’agricoltura, con le sue produzioni di eccellenza (dai vini, alla frutta, passando per il comparto lattiero-caseario) rappresenta un’impareggiabile risorsa”.
Sulla stessa linea le dichiarazioni del leader regionale del Pd, Enzo Amendola che non manca di lanciare gravi accuse alla Giunta della Regione Campania: “La drammatica crisi economica italiana, aggravata in Campania dal dissesto della Regione ci impone di pensare a proposte e soluzioni per costruire un’alternativa alle forze di Governo che finora ci hanno guidato portandoci sull’orlo del disastro. In fase di recessione ci sono settori che vanno tagliati (sprechi, burocrazia) e risorse da valorizzare. In questo, l’agricoltura è un tema centrale. Il Pd- dice- è un’opposizione con la testa al governo alternativo a Caldoro ma in questa fase drammatica, sfidiamo la maggioranza a venire in consiglio regionale e già la prossima settimana: lì- anticipa– proporremo le nostre misure per uscire dalla crisi”.
Centrali i nodi della questione sollevati dai consiglieri regionali Nicola Caputo e Lucia Esposito sull’assenza di un Assessorato regionale all’Agricoltura e su un piano rifiuti che mortifica territori a naturale vocazione agricola e da Salvatore Ciardiello, Presidente regionale della Confederazione Italiana Agricoltura che ha indicato, tra l’altro, alcune delle priorità da inserire in agenda: dalla valorizzazione delle castagne di Roccamonfina, alla riscoperta dell’ olio extra vergine di oliva del casertano.
Apprezzamento per l’appuntamento del Pd casertano su iniziativa del Dipartimento guidato da Paolo Conte, è venuto da Corrado Martinangelo, Presidente Forum regionale Pd per le Politiche Agricole: “Con l’Emilia Romagna- dice- siamo l’unica Regione che ha un responsabile all’Agricoltura in ogni provincia, il che indica con precisione la volontà del Pd di riportare nell’Agenda politica del partito il tema dell’agricoltura”. Quindi un attacco alle scelte dei Governo: “Negli ultimi 3 anni, in un momento in cui in Europa si è discusso di riforma delle politiche agricole, in Italia si sono succeduti quattro Ministri all’Agricoltura il che rende impossibile pensare ad un piano strategico di difesa del comparto. Eppure avere oggi un piano nazionale in difesa del Made in Italy avrebbe rappresentato un’ occasione di crescita e di valorizzazione delle eccellenze locali. Ci sono tanti imprenditori che attendono il supporto delle istituzioni. Non possiamo permetterci di perdere un settore che non conosce crisi e che riesce a dare lavoro, nonostante le difficoltà a miglia di occupati”.
In sala, tra gli altri, il Presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, Domenico Raimondo, che nel pomeriggio ha inaugurato il caseificio “Le Terre di don Peppe Diana – Libera Terra” nato all’interno di una proprietà confiscata alla criminalità a Castel Volturno ed una serie di imprenditori del comparto agricolo oltre allo stato maggiore del Pd provinciale (Ludovico Feole, Arcangelo Correra, Rosa Castrillo, Giovanni Cusano, Giuseppe Roseto, Paragliola Castrese).