ACERRA – I lavoratori della Simmi di Acerra (Napoli), che da venerdì scorso sono sul tetto dell’azienda per protestare contro la mancanza di commesse da parte di Ansaldo Breda, hanno annunciato che lunedì prossimo chiederanno di incontrare i vescovi di Acerra e Nola per sensibilizzare anche la Chiesa sulla loro vertenza occupazionale e chiederne un intervento.
Gli operai sono anche in assemblea permanente nello stabilimento; nei giorni scorsi hanno anche appeso un manichino impiccato quale simbolo della loro disperazione. I lavoratori chiedono che Ansaldo Breda riconosca il codice fornitori, così come ha fatto con due aziende similari del Casertano, anche alla Simmi Service srl, costituita dagli stessi operai per cercare di ovviare a quello che dicono sia un problema del tutto personale tra il loro datore di lavoro e la società ferroviaria. “Ad agosto saremo senza un lavoro – ribadiscono – in quanto termina la cassa integrazione ed il proprietario ha fatto richiesta di concordato preventivo. Le nostre famiglie sono già al collasso, e noi non sappiamo cosa fare. Ansaldo Breda ha riconosciuto il codice fornitori alle aziende del casertano, perché a noi ce le nega? Ci avrà sulla coscienza tutti, perché così non possiamo andare avanti, siamo pronti a tutto”. Gli operai, nel corso di una riunione con i sindacati, hanno anche stabilito che nei prossimi giorni si recheranno in corteo sotto la sede del Consiglio regionale campano, e poi presidieranno l’area antistante il municipio di Acerra, non appena termineranno le elezioni amministrative per il rinnovo del Consiglio comunale.