Il giornalista Valter Lavitola, arrestato nell’ambito dell’indagine sui finanziamenti all’Avanti e la corruzione di esponenti del governo panamense, è stato nuovamente interrogato dai pm Francesco Curcio, Henry John Woodcock e Vincenzo Piscitelli, titolari del fascicolo. Assistito dall’avvocato Gaetano Balice, Lavitola, che aveva già reso due interrogatori investigativi, avrebbe risposto a domande sui suoi rapporti con i vertici dello stato di Panama e sui contatti avuti durante la latitanza.
La sorella del giornalista, Maria, che aveva riferito della lettera con cui il fratello intendeva chiedere cinque milioni a Berlusconi, è stata inoltre messa a confronto con l’avvocato Gennaro Fredella: secondo la donna, proprio a Fredella la cittadina brasiliana Neira Cassia Pepes Gomez avrebbe cercato di consegnare la lettera, ma il legale si sarebbe rifiutato di accettarla.