Caroselli d’auto, fumogeni, fuochi d’artificio e clacson impazziti: è festa grande a Napoli per la conquista della Coppa Italia dopo un digiuno durato 22 anni (la Supercoppa italiana del ’90 l’ultimo trofeo vinto a conclusione dell’era Maradona). Una festa che durerà tutta la notte e che vivrà il suo momento più entusiasmante quando ci sarà l’abbraccio con la squadra che, di ritorno da Roma, farà un giro in città a bordo di un pullman scoperto.

Al triplice fischio finale dell’arbitro Brighi, la città, fino ad allora silente e deserta, si è riversata in strada per festeggiare con caroselli di auto e trombe squillanti il successo guadagnato sui campioni d’Italia della Juventus. Un vero pandemonio che ha ricordato i fasti dell’epoca maradoniana. La festa è partita dal lungomare, dove circa 30mila persone si sono radunate per assistere alla partita grazie ad un maxi schermo: a loro si sono aggiunti tantissimi altri tifosi che avevano preferito vedere la partita incollati alla tv nelle proprie abitazioni. A via Caracciolo tantissimi i tifosi che hanno gioito per le prodezze di Cavani e Hamsik: hanno funzionato evidentemente i riti scaramantici attuati prima dell’incontro, con un corno gigante anti-jella posto sotto lo schermo. Il rigore dell’1-0 trasformato da Cavani ha fatto impazzire di gioia i presenti, ma é stato dopo il gol di Hamsik che è partita la festa, con i sostenitori azzurri con le bandiere e indosso le magliette dei loro idoli impegnati a ballare mentre accompagnavano con cori le scene della premiazione che arrivavano via video da Roma, fino a salutare con un boato il momento in cui capitan Cannavaro ha alzato la Coppa Italia al cielo in un tripudio assordante di fuochi d’artificio e trombe. Numerosi anche i fumogeni accesi. In occasione dei gol, e a fine partita, in diversi quartieri della città sono stati sparati anche fuochi pirotecnici. Poi è partito il corteo delle auto e dei motorini che hanno sfilato per le vie del centro, ma non sul lungomare, chiuso per la ztl. Traffico bloccato, con balli e canti improvvisati al centro della sede stradale occupata, in diversi punti della città: dalla Riviera di Chiaia al Corso Umberto, da piazza Trieste e Trento a via Marina, mentre sullo sfondo rimbombavano fuochi degni della sera di Capodanno. Un copione che andrà avanti per tutta la notte. Per una festa attesa 22 anni.

 

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