L’artista romeno di cittadinanza francese Horia Damian, pittore e scultore che ha fatto del punto e della sfera i suoi elementi distintivi, e’ morto a Parigi all’eta’ di 90 anni. L’annuncio della scomparsa e’ stato dato dalla famiglia a funerali avvenuti.

Nato a Bucarest il 27 febbraio 1922, Damian frequento’ la Facolta’ di Architettura della capitale romena e nel 1941 debutto’ con una mostra collettiva di pittura. Dal 1946 viveva a Parigi, dove fu allievo del pittore francese Fernand Leger. Ha poi subito l’influsso dell’opera di Piet Mondrian e studio’ sotto la guida di Auguste Herbin. Dal 1951 la sua ricerca si e’ basata sulla ripetizione di un solo elemento strutturale, il punto, che nella scultura, alla quale Damian si e’ dedicato prevalentemente dal 1964, diviene una piccola sfera (di questa serie il suo lavoro piu’ celebre e’ ”Grand parallelepipede etoile”’ del 1970). Nel 1961 Damian realizzo’ ”Constellation”, primo lavoro scultoreo dedicati alla sfera spaziale, tema che ha poi riproposto in numerose opere successive, fino al culmine raggiunto con ”Galaxy”, un monumento realizzato a Houston, in Texas, nel 1974. Galassie, cosmogonie e costellazioni sono ripetuti sia in pittura che scultura, sempre utilizzando come elementi basi il punto o la sfera. Al Guggenheim Museum di New York e’ esposto il suo monumentale dipinto ”The Hill” (4x3metri), una tela nera in cui svetta una collina gialla. Dal 1993 era membro onorario dell’Accademia di Romania.

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