E’ a un passo da una gravissima crisi istituzionale la situazione in Algeria, dove quattordici dei venti partiti usciti sconfitti dalle elezioni legislative, oltre a boicottare il nuovo parlamento, hanno intenzione di crearne uno alternativo a quello ufficiale. I partiti ”ribelli” hanno ottenuto 21 dei 462 seggi.
Il gesto, ancorche’ dimostrativo, di fatto creerebbe una profondissima frattura in seno ai partiti, anche perche’ lo stesso fronte degli sconfitti appare spaccato dopo la decisione dell’Alleanza verde (che riunisce tre formazioni politiche confessionali) e del Fronte delle forze socialiste di condurre la loro opposizione dentro il parlamento e quindi opponendosi al boicottaggio. L’insediamento del Parlamento ”ribelle” dovrebbe coincidere con quello dell’Assemblea nazionale popolare, che avra’ la sua prima seduta sabato prossimo. Nello stesso giorno, a meno di fatti non prevedibili, i deputati procederanno all’elezione del presidente dell’Assemblea, che sara’ quasi sicuramente un esponente del Fronte nazionale di liberazione, che, con 221 seggi, ha ottenuto la maggioranza relativa.