Dopo il rifiuto a firmare l’intesa con la Clp dei fratelli Esposito per “problemi relativi ai rapporti con le altre sigle sindacali più che per motivi di merito”, la Filt-Cgil, con una nota stampa, torna ad accusare apertamente l’ azienda di “non rispettare gli impegni assunti sia per quanto attiene le modalità di ripresa del servizio che relativamente alle assunzioni di tutte le unità ex Acms ad esclusione di quelle che decidono di rimanere iscritte nelle liste di mobilità”. Proprio questa mattina, dopo due oltre mesi di interruzione, é ripreso il servizio di trasporto pubblico locale in provincia di Caserta con i nuovi mezzi targati Clp, azienda che si è aggiudicata l’ appalto fino al 31 dicembre di quest’anno.
“Fino ad ora – spiega il segretario provinciale della Filt-Cgil Natale Colombo – la Clp ha assunto solo un centinaio dei lavoratori ex Acms; il rischio che noi paventiamo è che l’azienda non abbia le risorse per assumere tutti i 446 dipendenti come sancito dagli accordi del 5 aprile e del 24 maggio, ma voglia far entrare solo i 270 autisti lasciando fuori parte dei 170 operatori indiretti, ovvero gli amministrativi, gli operai, i manovali. Era necessario allegare agli accordi, sul cui contenuto non abbiamo nulla da eccepire, un documento con dei paletti ben precisi, ovvero stabilire per tutti gli addetti ex Acms la stessa data di assunzione e prevedere che, una volta assunti, non potessero essere adibiti ad altre funzioni, ad esempio alle gite scolastiche visto che la Clp si occupa anche di turismo. Ma sul punto i rappresentanti dei quattro sindacati firmatari (Fit Cils, Uil Trasporti, Ugl e Faisa-Cisal, ndr) si sono tirati indietro preferendo firmare”.