NAPOLI– “Prenderò da solo ogni decisione come ho sempre fatto. Di sicuro quello che voglio cambiare e migliorare è l’unità della Giunta e i rapporti, tenendo unite le risorse”: così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, risponde alle domande sull’annunciato rimpasto della sua squadra di governo.

Da mesi il sindaco aveva anticipato che al raggiungimento di un anno di amministrazione avrebbe apportato modifiche alla Giunta e alle deleghe. “E’ giusto che sia io a prendere la decisione, è un momento di passaggio quello del primo anno – ha detto de Magistris – sono soddisfatto di cosa si è fatto in un momento storico difficile, voglio però guardare sempre avanti e migliorare, quindi voglio riflettere ed è possibile che ci saranno complessivamente delle modifiche all’interno della Giunta”. Sul possibile ‘esonero’ dell’assessore al Bilancio, Riccardo Realfonzo, già più volte considerato tra gli uscenti, il sindaco non si esprime pur non escludendo che possa avvenire. Secondo voci di ‘palazzo’ il primo cittadino aspetterebbe l’approvazione in Consiglio comunale della manovra economica 2012 varata proprio dallo stesso Realfonzo. “Anche io mi metto sempre in discussione quindi chissà, non voglio per ora fare nomi – ha detto de Magistris rispondendo alle domande sul futuro dell’assessore al Bilancio – come gli allenatori alla fine dell’anno fanno un punto della situazione e valutano cosa migliorare, così faro io partendo dalla valutazione della squadra di Governo che deve essere migliorata anche perché in un momento di crisi bisogna fare squadra e gruppo, rimanendo uniti”. De Magistris annuncia che ci saranno cambiamenti radicali e ci sarà la riforma della macchina comunale che sarà forte, annunciando anche un sostanziale intervento sulle deleghe assegnate agli assessorati. Nel bilancio complessivo di un anno di mandato il sindaco punta sul positivo lavoro dell’Amministrazione in un momento economico e sociale difficile. Come aspetto critico, de Magistris afferma: “abbiamo subito tagli dal Governo, del premier Mario Monti, per 200 milioni di euro, che arrivavano dopo quelli del governo, della gestione di Silvio Berlusconi, che hanno avuto ripercussioni sui cittadini, ma ritengo che avremmo dovuto anche migliorare la capacità di tenere unite le risorse partendo dalla Giunta che doveva essere più coesa alla collaborazione tra istituzioni pubbliche e private”.

 

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