Ha strangolato la compagna, un’ucraina di 43 anni, poi l’uomo, Giuliano Frezzati, di 65, si e’ sparato con la sua pistola ed e’ ricoverato in condizioni disperate all’ospedale Sant’Anna di Ferrara. Quello che appare come un dramma della gelosia e’ avvenuto ieri a Copparo (Ferrara). Indagano i Carabinieri di Copparo e il Procuratore Nicola Proto.
Secondo quanto riferisce la stampa locale, l’uomo, in pensione da 13-14 anni, era separato dalla moglie da 10 anni. La donna ucraina, Ludmilla Rugova, madre di due figli di 6 e 16 anni, l’aveva conosciuta diverso tempo fa, in quanto assunta come badante per l’anziana madre. Poi la madre era andata in una casa di riposo e la donna aveva cominciato ad assistere un’altra anziana a Copparo. Intanto tra Frezzati e Ludmilla era nata una relazione. Lei ogni tanto andava a trovare l’uomo nella sua casa nuova in via Fermi. I vicini ultimamente avevano visto Frezzati cambiato: sempre silenzioso, non rideva piu’, hanno riferito. Forse Ludmilla voleva tornare dai figli in Ucraina e comunque avrebbe avuto progetti di vita diversi. Cosi’, ultimamente – anche a detta di un amico – l’uomo era diventato geloso, quasi ossessivo. Ieri ha lasciato sul tavolo due biglietti e inviato un sms alla figlia. Poi ha strangolato la compagna, quindi con una pistola di piccolo calibro si e’ sparato al capo, senza morire ma rimanendo in condizioni disperate. L’allarme lo ha dato la figlia verso le 19.30 dopo che aveva letto, in ritardo, il messaggino del padre. Secondo gli investigatori l’omicidio-tentato suicidio sarebbe avvenuto tra le 15 e le 16.