Si e’ suicidato esplodendosi un colpo di pistola al petto l’uomo rimasto barricato per ore all’interno del Duomo di Cervia. Lo rende noto la Questura di Ravenna.

Secondo quanto riferito finora, all’improvviso, mentre stava parlando con i negoziatori, si e’ sparato un colpo di pistola al petto. E’ morto poco dopo, nonostante i tentativi di rianimarlo. L’uomo che, con ogni probabilita’, non aveva accettato la fine della relazione con la 45enne, si e’ presentato sotto casa della figlia – che ospitava l’amica -, l’ha sorpresa mentre saliva in macchina e, dopo un litigio, le ha scaricato addosso tre colpi di pistola. Tre colpi e poi la fuga fino al Duomo di Cervia, dove per ore e’ stato asserragliato e da dove aveva fatto sapere che lui, la ex compagna non voleva ucciderla ma solo spaventarla. Seduto nella zona absidale del Duomo, l’omicida, da prima dell’una e’ stato coinvolto in un tentativo di mediazione da parte di quattro persone: il colonnello Guido De Masi, comandante provinciale dei Carabinieri, uno psicologo e due negoziatori venuti da Bologna. Da Bari stava giungendo un parente molto stretto, si dice possa essere il figlio.

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