Sono in tutto 17 le persone coinvolte nell’operazione ”Letto a tre piazze” che i carabinieri di Bergamo stanno portando a termine in queste ore con l’obiettivo di sgominare tre bande di presunti sfruttatori di prostitute dell’Est Europa, fatte arrivare in Italia con l’inganno di un lavoro sicuro come badanti.
Si tratta di 3 romeni, 8 albanesi e 6 bergamaschi tra i 26 e i 60 anni. Per gli immigrati e’ stato chiesta dal pm Carmen Pugliese la custodia cautelare in carcere, mentre per gli italiani il divieto di dimora in provincia di Bergamo. Finora sono stati eseguiti 7 provvedimenti emessi dal gip di Bergamo, 3 a carico di immigrati e 4 di italiani. Le accuse vanno dallo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e dell’immigrazione clandestina all’estorsione, fino, per tre indagati, al tentato omicidio. L’indagine era infatti cominciata nel maggio 2008, dopo che ignoti avevano esploso alcuni colpi di pistola contro l’auto di una prostituta a Osio Sopra (Bergamo). La giovane era rimasta illesa, ma si era subito rivolta ai carabinieri, che avevano cominciato a far luce su un gruppo di presunti sfruttatori che, con l’aiuto di bergamaschi che fornivano l’appoggio ‘logistico’, facevano prostituire numerose ”lucciole” sulle strade dei comuni bergamaschi di Osio Sopra, Dalmine, Calcinate, Palosco, Seriate e Bergamo.