Carlo Pascarella
E’ allarme Casalesi in Molise: cinque esponenti di spicco del gruppo che fa capo al padrino detenuto Antonio Iovine “o ninno”, catturato lo scorso anno dopo tre lustri di latitanza da numero uno della cosca insieme con Michele Zagaria, hanno scelto come soggiorno obbligato la provincia di Isernia. Una provincia dove già in passato ci sono state inchieste della Dda che hanno smascherato gli interessi “sporchi” del clan più potente del Casertano in una regione fertile. Ebbene: Enrichetta Avallone, moglie di Iovine, e Rosanna De Novellis, cognata del padrino, vedova di Carmine Iovine (fratello di “o ninno), dopo il carcere, hanno stabilito la loro dimora a Venafro. Così come Mario Di Bello, Vincenzo Della Volpe e Paolo Bianco. La Dda è in stato di allerta così come polizia e carabinieri, Isernia potrebbe diventare come Modena, “gemellata” con Casal di Principe per gli affari illeciti, che per anni, attraverso Raffaele Diana, detto “Rafilotto”, anche lui detenuto al 41 bis, ha tartassato gli imprenditori casertani operanti in Emilia a suon di tangenti. Preoccupa soprattutto la presenza a Venafro di Enrichetta Avallone, consorte di Antonio Iovine, Dopo aver scontato una condanna per estorsione, gli uomini antimafia hanno deciso di mantenerla lontana dal capoluogo campano. Ma la scelta della cittadina molisana, di qualche mese fa, lascia numerosi dubbi. A dare la notizia per primo fu Lirio Abbate su L’Espresso. Da poco Enrichetta è stata raggiunta in provincia di Isernia, dalla De Novellis, con la quale ha sempre avuto rapporti turbolenti e da altri tre esponenti di spicco della malavita organizzata. Come accade sempre quando si parla delle donne dei boss, anche nel caso della moglie di Iovine, non si parla di una donna qualunque.