Seduta ampiamente negativa per la Borsa di Milano: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita del 2,79% a 13.070 punti. Pessima giornata per le banche in Borsa a Milano: dopo diverse sospensioni in asta di volatilità, Unicredit ha concluso in calo dell’8,81% a 2,4 euro, Intesa SanPaolo e il Banco popolare

entrambi in ribasso del 5,92% a 1,03 euro e a quota 0,91. Mediobanca ha perso il 5,64%, Mps il 5,25% con gli operatori che temono il ritorno della speculazione in grande stile sul debito italiano e che hanno registrato anche un report negativo di Barclays sui titoli ‘made in Italy’ del credito. Vola a 470 punti base lo spread tra il btp e il bund. Il rendimento del decennale sale al 6%. Il differenziale tra i titoli spagnoli e tedeschi balza a 516 punti col rendimento dei bonos al 6,5%. “Non si può dire che il rischio contagio non c’é, però credo che la situazione italiana sia ben diversa da tutte le altre”. Lo afferma il ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, rispondendo ad una domanda sul fatto che il governo italiano possa temere un effetto contagio Grecia-Spagna-Italia. Il ministro ha aggiunto: le banche inglesi e statunitensi ci hanno sempre fatto la lezione, poi sono cadute all’inizio della crisi. Successivamente, non con la stessa spocchia ma con una simile alterigia, lo hanno fatto quelle spagnole: ci sono banche meno sexy e con un passo da alpino che hanno sempre attraversato questa crisi senza chiedere nulla”. Lo afferma il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera. Le banche italiane non hanno avuto nulla “tranne i Tremonti bond, e non si pentono mai abbastanza di aver fatto questo passo: l’investimento pubblico a maggior rendimento e in tanti si chiedono perché i Tremonti bond abbiano questi rendimenti”, aggiunge Passera intervenendo a una conferenza pubblica organizzata dalla Fondazione Corriere della Sera

 

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