“Lunedì nero”. Con queste parole il quotidiano economico Expansion sintetizza la preoccupazione di un Paese, la Spagna, che si trova di nuovo sotto l’attacco della speculazione. La paura, da Atene, si è spostata a Madrid. Dopo la giornata di oggi infatti, con il differenziale con il bund tedesco e il tasso di interesse dei bonos a dieci anni a livelli record, tutti i media sono unanimi a constatare che “il problema va oltre la Grecia”. La situazione “è cruciale e critica”, ha riconosciuto il ministro delle Finanze, Cristobal Montoro.

E l’attacco dei mercati, riporta la stampa nazionale, la rende drammatica. Tanto che dalle colonne di El Pais il Nobel dell’Economia Paul Krugman, che definisce “una follia” la politica della Bce, riconosce che “l’economia europea crolla, e la Spagna è sull’orlo del precipizio”. La “buona notizia” del risultato greco, come lo definiva questa mattina il premier Mariano Rajoy, ha avuto insomma un effetto positivo solo per poche ore, “come dimostrano i problemi del mercato spagnolo questo lunedì”, sottolinea El Mundo. “La Grecia era solo una piccola parte del problema”, concorda la pagina web del quotidiano economico Cotizalia. E secondo le dichiarazioni di Willem Buiter, economista capo di Citigroup, “la Spagna e l’Italia avranno bisogno di nuovi aiuti europei per finanziarsi”. Il superamento della soglia del 7% dei rendimenti dei titoli di Stato, a un soffio da quelli irlandesi, è l’opinione che circola fra analisti e sale operative, mette a rischio l’accesso della Spagna ai mercati, ovvero le aste dei titoli di Stato. Secondo Craig Veysey, di Principal Investment Management, “i rendimenti sono a un livello che la Spagna non può permettersi per più di qualche mese”. Mentre Nick Eisinger, di Fidelity, rileva “lo scetticismo del mercato sul salvataggio da 100 miliardi per il sistema bancario che non incide” sui problemi dell’economia del Paese e ipotizza “una forte probabilità che il Paese avrà bisogno di una qualche forma di programma di finanziamento nei prossimi mesi”. E sebbene alcuni respingano l’idea di un ‘punto di non ritorno’, l’analisi del saggista Manuel Castells su La Vanguardia è durissima: parla di un “salvataggio vergognoso”, quello alle banche spagnole, e chiede un’uscita dall’Euro. “Ma che sia ordinata e in funzione degli interessi dei cittadini”.

 

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