CASERTA – E’ in corso un vertice in Prefettura tra i vertici dell’Università, il Comune e la Prefettura. Dall’esito dipenderà il prosieguo della protesta degli operai che avrebbero dovuto realizzare il policlinico di Caserta e che stamattina hanno occupato l’aula consiliare del comune capoluogo.
Tra pochi giorni, infatti, scadrà la cassa integrazione e molti di loro non avranno più forme di sostentamento. L’obiettivo della protesta è chiedere al primo cittadino Pio Del Gaudio un intervento presso la Condotte Spa, ditta a cui è stato affidato l’incarico di completare la struttura, affinché anche gli operai dell’azienda che ha rinunciato all’appalto siano assunti e resi operativi.
Al municipio era in programma il convegno “I bilanci dei Comuni campani tra i tagli finanziari e l’applicazione dell’Imu e Tarsu. Quali risorse per lo sviluppo ed il lavoro?” che è stato così spostato in un’altra aula. Già nella notte, i lavoratori, ancora in organico all’Immobilgi Federici, azienda casertana che aveva vinto originariamente l’appalto per la realizzazione della struttura universitaria, ma che tre anni fa si vide rescindere il contratto, hanno provato ad evitare che gli addetti della nuova società aggiudicataria, ovvero la Condotte Spa, entrassero nel cantiere scortati dalle forze dell’ordine; dopo momenti di grande tensione, gli agenti sono riusciti a far entrare gli operai, un lavoratore ha accusato un malore. I dipendenti si sono così spostati verso il Comune, contestando il sindaco Pio del Gaudio, che ha promesso che “nessuno verrà lasciato a casa, saranno molte le opere che interesseranno l’area attorno al Policlinico (frazioni di San Clemente e San Benedetto, ndr); tornerete dunque a lavorare, dovete solo aspettare”. “Il sindaco deve farsi sentire – afferma Mario Martucci, segretario generale della Fillea-Cgil – sono tre anni che questi operai, che hanno eretto metà del Policlicino, sono in cassa integrazione. Vuol dire che abbiamo speso soldi pubblici inutilmente. Del Gaudio fece numerose promesse in campagna elettorale, ora le deve mantenere, i lavoratori non possono aspettare due-tre anni”. Il tempo stringe anche perché la cassa integrazione sta per scadere. “Chiediamo – dice ancora Martucci – che Condotte mantenga gli impegni presi, ovvero assuma i lavoratori attaverso le ditte subappaltatrici. Cose che non è avvenuta ancora nonostante la società abbia già fatto ricorso a tre aziende in subappalto”. Il sindaco si è poi recato in prefettura ottenendo la rassicurazione del prefetto che entro 48 ore convocherà i dirigenti di Condotte Spa per discutere della situazione. Intanto l’occupazione è ancora in corso.