POZZUOLI – A distanza di sei mesi dall’interruzione del rapporto di lavoro tornano sul piede di guerra i lavoratori del Rione Terra. Furono sospesi il 31 dicembre dello scorso anno con la promessa che entro sessanta/novanta giorni sarebbero riprese le attività, appena i finanziamenti europei per il completamento del lotto dei lavori sarebbero stati resi disponibili dalla Regione Campania.
Di mesi ne sono passati il doppio con le promesse ripetute da parte dei responsabili regionali della disponibilità di fondi per completare il lotto relativo alla cattedrale, alla canonica ed al campanile, quello prossimo al completamento, ma di ripresa e riassunzione in cantiere dei cento operai, nulla. In settimana un consistente gruppo di cassintegrati ha presidiato l’ingresso della rocca puteolana per porre all’attenzione pubblica e dei politici il problema lavoro. I dipendenti del consorzio si sono appellati anche alle promesse del nuovo sindaco Figliolia, di riapertura immediata e restituzione alla città delle opere già completate alla città, per sollecitare la ripresa dell’attività lavorativa. Al Rione Terra negato alla città da oltre 40 anni sono da completare le strade di accesso alla cattedrale, tempio di Apollo, per poter riaprire la struttura al pubblico e già finita anche negli interni da due anni e poi ci sono da svolgere i lavori di ristrutturazione delle chiese e dei palazzi storici dell’area ovest, ultimo lotto di lavori.