InterVip-Le interviste “possibili” di Carlo Pascarella
NAPOLI – Una serata nel back-stage dello storico gruppo degli Stadio, come fossi un membro della famiglia, alla Fiera della Casa, allestita nella splendida cornice della Mostra d’Oltremare di Napoli. Primo e dopo il concerto della band, che, durante il live, ha proposto canzoni vecchi e nuovi successi mandando in visibilio il pubblico di fans e appassionati presente, ho avuto la possibilità di scambiare quattro chiacchiere con il chitarrista Andrea Fornili (con me nella foto a sinistra), con il tastierista Fabrizio Foschini e con il batterista Giovanni Pezzoli.
Andrea Fornili, tu sei considerato tra i migliori chitarristi italiani.
“Chi lo dice? No, non è così… (sorride) sicuramente qualcuno lo dice. Io non la penso così. Quando vado sul palco, da buon buddista quale sono, resto concentrato dall’inizio alla fine e mi emoziona sempre il rapporto con il pubblico”.
I tuoi assoli sono memorabili.
“Cerco sempre di cambiare durante i concerti, cerco sempre nuove strade nell’armonia della mia chitarra”.
Giovanni Pezzoli, esci sempre duramente provato dai concerti. Una faticaccia quella del batterista degli Stadio?
“Spreco molte energie, ma mi sento sempre ripagato dall’affetto del pubblico. Comunque anche il caldo rende tutto più faticoso, a Napoli stasera non soffia un alito di vento”.
Fabrizio Foschini, ho assistito al tuo duo con Gaetano Curreri in una rassegna di Casagiove, uno splendido concerto piano e voce con le canzoni degli Stadio.
“Certo il concerto con tutta la band, come stasera, è una situazione fascinosa e molto diversa. Però anche il progetto piano e voce che ogni tanto proponiamo è bellissimo. Si crea un’atmosfera unica. Martedì saremo in Sardegna per un progetto del genere io e Curreri, suoneremo anche con il sassofonista Paolo Fresu”.
Ho assistito a diversi concerti degli Stadio, al Sud vi accolgono sempre in modo caloroso.
“Quando suoniamo le vecchie canzoni – dice il tastierista-pianista – notiamo l’entusiasmo crescente del pubblico. Ma sappiamo di essere un gruppo che piace”.
Quello di martedì prossimo sarà un omaggio in musica a due grandi della canzone d’autore che non ci sono più, Lucio Dalla e Fabrizio De André. Una rilettura inedita del repertorio firmato dai due indimenticabili artisti al centro di un progetto originale coprodotto da due festival jazz diversi per latitudini geografiche ma con molte affinità artistiche: il Time in Jazz creato da Paolo Fresu nella sua Berchidda e il Locomotive Jazz Festival di Sogliano, di cui cura la direzione artistica Raffaele Casarano. Il progetto “Laber per Lucio e Faber” vedrà accanto a Paolo Fresu (tromba, flicorno, effetti) e a Raffaele Casarano (sax soprano e contralto), i due storici musicisti degli Stadio: Gaetano Curreri e Fabrizio Foschini. Mescolando jazz e canzone d’autore, invenzione, poesia e passione, “Laber per Lucio e Faber” promette una serata di grandi emozioni, come si legge sul sito ufficiale degli Stadio, dove Gaetano Curreri ha detto la sua su quella che sia preannuncia un grande evento: “Non potevo proprio rifiutare l’invito del mio amico Paolo (Fresu, ndr) ad una delle iniziative per la sua Sardegna, questa bella terra tra cielo e mare; non posso proprio dire di no, ancor più adesso che si è fatto promotore di un evento dal titolo significativo, “Laber per Lucio e Faber”, ovvero gran parte della musica cantautorale italiana, due geni della poesia in musica e della musica nella poesia, due cantautori che hanno influenzato il modo di pensare, l’approccio e il linguaggio di varie generazioni. Lucio Dalla e Fabrizio De Andrè: un amico, un maestro, un padre amato ed odiato, il primo; un grande artista che ho incontrato pochissimo nella mia carriera, il secondo”.
Carlo Pascarella
Qui sotto nelle immagini da sinistra: io e il bassista Roberto Drovandi, io con il batterista Giovanni Pezzoli, io con il tastierista-pianista Fabrizio Foschini e un momento del concerto alla Mostra d’Oltremare con in primo piano Andrea Fornili e la storica voce della band Gaetano Curreri.