<<Non ci fermeranno roghi e atti di intimidazione. A Pignataro brucia il grano, a Baia Domizia spezzano una chiave nella serratura della villetta confiscata appena aperta. Non ci lasciamo certamente spaventare ed andiamo avanti con la nostra Festa itinerante sui beni confiscati per “liberare il Bene”.
Proprio a partire dai beni confiscati sta nascendo un tempo nuovo, di cui è protagonista un noi condiviso che ci mette la faccia, le idee, la forza per combattere malaffare e camorra e realizzare uno sviluppo sostenibile e inclusivo i cui presupposti sono legalità e giustizia sociale>>. Rispondono così gli organizzatori del Festival dell’Impegno Civile, unica kermesse al mondo ad essere interamente realizzata sui beni confiscati alla criminalità organizzata, promossa dal Comitato Don Peppe Diana e da Libera coordinamento Provinciale di Caserta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, agli accadimenti che negli ultimi giorni, nei beni confiscati, hanno fatto salire il livello d’allarme. Si va avanti dunque, con maggiore forza e convinzione. E dopo l’inaugurazione di martedì del Centro Facile, per la formazione e l’educazione ambientale nella Villa Bencivenga, bene confiscato a Carmine Diana, a Mondragone, terra simbolo di ecomafia e scempi edilizi intrecciati a malaffare e corruttela, si è ormai pronti per un week end pieno di importanti appuntamenti tra incontri, concerti, presentazioni di libri e moda. Si parte Il 6 luglio nell’ex Villa de “o’ninno” Antonio Iovine, di Via Toti a Villa di Briano, dove si discuterà del documento “Per amore del mio popolo”. Tra gli altri sarebbe dovuto intervenire anche il prof.re Amato Lamberti, purtroppo scomparso proprio in questi giorni. Il suo ricordo, soprattutto per l’impegno profuso nello studio e nella lotta alla camorra, sarà affidato a Don Tonino Palmese. Con lui anche il Vescovo di Aversa Mons. Angelo Spinillo, il Prefetto di Caserta Carmela Pagano, il Sostituto Procuratore Donato Ceglie, il giornalista dell’Avvenire Toni Mira. Subito dopo il dibattito doppio appuntamento musicale con Alfonso De Pietro e il suo (In)Canto Civile, quindi, a partire dalle 21,00, il concerto dei Foja. Per questo e tutti gli altri appuntamenti previsti l’ingresso è gratuito. Il 7, invece, nell’ex villa di Pupetta Maresca a Baia Verde, sarà protagonista la moda, con la sfilata di abiti etnici realizzati dalle donne della sartoria sociale “La Casa di Alice”, nata proprio nel bene confiscato ad una delle più note donne di camorra. Oggi la villetta è gestita dalla Jerry Essan Masslo e dalla Cooperativa “Altri Orizzonti” che, con questa produzione realizzata da donne migranti e italiane che vengono da storie di vita complesse, lanciano il brand “MadeInCastelVolturno”. Prima della sfilata che inizierà alle 21,00, ci sarà la presentazione del libro “Confessioni di un killer”della giornalista Daniela De Crescenzo, nel corso di un dibattito cui parteciperanno il Procuratore Federico Cafiero De Raho, Luigi Ferrucci dell’Associazione Antiracket di Castel Volturno, Massimiliano Noviello del Comitato Scientifico del Festival e figlio di Domenico vittima innocente di camorra, il giornalista Sandro Ruotolo. Previsto anche l’intervento del Presidente di Libera Don Luigi Ciotti <<Andiamo avanti con un programma ricco e importante realizzato con una spesa ridottissima e senza un euro di finanziamento pubblico>> affermano gli organizzatori <<Dopo lo straordinario successo in termini di partecipazione e proposte registrato a giugno che ha superato ogni nostra più rosea aspettativa, siamo certi che anche il mese di luglio ci regalerà nuova speranza e nuovi semi per il cammino che stiamo realizzando per costruire “Le terre di Don Peppe Diana”. Proviamo a fare la nostra parte>> concludono <<a mettere in pratica gli insegnamenti di Don Peppe, a pronunciare la Parola di Vita risalendo sui tetti. Ed è straordinario farlo proprio dai tetti che una volta erano appartenuti ai clan ed oggi vogliamo restituire alla cittadinanza>>. Il programma completo del Festival è all’indirizzo www.festivalimpegnocivile.it