Non si arresta la tensione sui mercati con le Borse europee e Wall Street che chiudono la settimana in affanno. L’attesa è ora tutta rivolta all’Eurogruppo di lunedì prossimo. Ma lo stato di salute dell’economia mondiale preoccupa, nonostante i tentativi di cura. A lanciare questa volta l’allarme, l’ennesimo, e’ l’Fmi: a Tokyo il direttore generale, Cristine Lagarde ha avvertito che lo scenario “sta peggiorando” e che il fenomeno interessa non solo l’Europa, ma anche gli Usa fino “ai mercati emergenti, come Brasile, Cina e India, che stanno rallentando in modo più o meno marcato”.
C’è dunque, ancora lavoro da fare per risolvere la crisi del debito sovrano europeo e non solo, è l’ammonimento. In questo contesto l’euro ha toccato un nuovo record negativo. La moneta unica, che in corso di seduta è crollata a a 1,2266 dollari (finendo ai minimi da luglio 2010) ha ceduto terreno anche contro la sterlina inglese precipitando ai minimi da circa quattro anni a questa parte. Ha segnato cos la quotazione più bassa dal 3 novembre 2008. La fine dell’euro porterebbe ad una “catastrofe economica” per la Germania, l’Europa e il mondo. E’ stato l’avvertimento del ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, intervistato dalla radio tedesca Rbb Inforadio. Non è mancata poi nuova tensione su titoli di Stato con le Piazze di Milano (-2,53%) e Madrid (-3,1%) ancora una volta sotto pressione e maglia nera in Europa. Lo spread ha chiuso in rialzo. Il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco ha archiviato la giornata 467 punti, contro i 457 di ieri, con il rendimento del titolo italiano al 5,99%. Mentre lo spread tra Bonos spagnoli e titoli tedeschi Š salito a 554,6 punti, dai 532 della vigilia (rendimento 6,87%). E anche Oltreoceano non sono mancate le avvisaglie di un economia mondiale in sofferenza. La disoccupazione negli Stati Uniti a giugno è rimasta ferma all’8,2%, lo stesso livello di maggio, e al di sotto delle aspettative. L’occupazione “continua a crescere, ma non abbastanza”: è stato il commento della la Casa Bianca. “Un pugno allo stomaco”, per il candidato repubblicano, Mitt Romney. Fatto sta che anche Wall Street ha chiuso in ribasso, col Dow Jones che ha perso lo 0,96% e il Nasdaq l’1,30%. ”Sembra che i mercati si aspettino un altro ciclo di allentamento quantitativo” + stata la spiegazione tecnica che ha dato a a Bloomberg Theodore Krintas, amministratore delegato di Wealth Management Attica ad Atene. Il dato sulla disoccupazione negli Usa va ad aggiungersi, ha aggiunto, “all’incertezza delle prossime settimane”.