”Il Milan parte davanti a tutti, l’Inter e’ in seconda fila. Dietro ci sono tutte le altre: Napoli, Juve, Udinese, Roma, Lazio”. Gigi Buffon disegna la griglia di partenza del campionato a pochi giorni dall’inizio della Serie A 2011-2012.
Il portiere della Juventus colloca il Milan campione d’Italia in pole position. ”Si e’ rinforzato tantissimo con acquisti mirati. Ha lo stesso allenatore e lo stesso modulo, ci sono tanti giocatori di qualita’ che si conoscono da anni. E’ una macchina che percorre la stessa strada da tanto tempo”, dice l’estremo difensore in un’intervista a Sky Sport24. Alle spalle dei rossoneri, Buffon sistema l’Inter, che pure ha appena ceduto Samuel Eto’o: ”L’Inter comprera’ qualcuno per sostituirlo”, dice il numero 1 della Vecchia Signora. La Juve e’ reduce da due annate negative.
”Nel gruppo c’e’ grande desiderio di riscatto. I tifosi sono innamorati di questa squadra. C’e’ sempre entusiasmo, ed e’ sorprendente visti gli ultimi 2 anni che abbiamo vissuto. Ogni altra tifoseria avrebbe mostrato disamore. Qui non e’ successo”, dice Buffon. Il nuovo progetto parte con Antonio Conte in panchina. Il tecnico conosce alla perfezione il dna bianconero, visto che da giocatore ha vinto tutto con la Juve. ”Quando sono arrivato a Torino, Conte e gli altri big mi hanno insegnato a vincere. Quando ho iniziato la mia avventura alla Juve, c’era un gruppo con connotati precisi, abituato a vincere”, dice.
Dieci anni fa aveva come compagno di squadra Antonio Conte, oggi richiamato a Torino in veste di allenatore. E rispetto a dieci anni fa “vedo molte analogie – spiega ancora Buffon – Appena arrivato alla Juve i personaggi di spicco che, seppur indirettamente, mi hanno insegnato cosa voleva dire stare alla Juve e mi hanno fatto capire cosa fare per vincere erano proprio Conte, Ferrara, Del Piero, lo stesso Montero. Ti insegnavano molto”. E ora il tecnico vuole che lui e Del Piero facciano lo stesso.
“Visto e considerato che siamo un po’ i veterani di questa squadra abbiamo dentro di noi, al di la’ dei mezzi tecnici, un patrimonio di esperienza e di sapere cosa vuol dire rappresentare la Juve ed esserne un giocatore, farne parte, come si puo’ conseguire una vittoria, credo che quando Conte ha chiesto il nostro aiuto intendesse questo”, commenta Buffon, rimasto colpito dall’affetto del pubblico bianconero durante la preparazione. “Il tifoso della Juve e’ innamorato folle di questa squadra, qualsiasi altro tifoso, dopo due anni come i nostri, avrebbe provato un po’ di disamore, di distacco e invece sin dal primo giorno di ritiro non c’e’ stata giornata o luogo in cui non c’era sostegno nei nostri confronti”. Ma l’entusiasmo non basta per vincere lo scudetto. Il portiere riconosce che il Milan e’ “davanti a tutti, perche’ ha vinto l’anno scorso, perche’ con acquisti mirati si e’ rinforzato tantissimo, perche’ ha lo stesso allenatore, lo stesso modulo di gioco, perche’ e’ una macchina che gia’ sta percorrendo una strada da tempo e perche’, rispetto ad altre squadre, come noi che siamo stati un po’ rifondati, hanno il vantaggio di essere gia’ in moto”.
In seconda fila, invece, c’e’ ancora l’Inter perche’ “al di la’ della partenza di Eto’o, un altro acquisto lo fara’ e quando compra qualcuno di solito si parla di giocatori importanti. Dietro l’Inter ci metto Napoli, Udinese, Juve, Roma e la stessa Lazio, che si e’ rafforzata tantissimo, viene da un’ottima stagione nella quale ha fatto vedere quanto conti lo spirito di sacrificio, di gruppo e la bravura di un allenatore come Reja”. Tornando all’addio di Eto’o, Buffon non si sbilancia, “sono situazioni un po’ particolari, delicate. Se un giocatore, anche se un campione, pensa di aver finito il proprio percorso, di non essere in sintonia con l’ambiente, penso che possa essere anche un bene che vada via”.