L’Udc torna centrale nella trattativa sulla legge elettorale. Lo stallo del negoziato con il Pd, infatti, spinge il Pdl a sondare il partito di Casini in cerca di una maggioranza per far passare la riforma del Porcellum con i voti anche della Lega. Si tratta, riferiscono però fonti del Pdl, di primi tavoli di confronto con singoli esponenti dei tre partiti che non sono ancora a livello di vertice. E’ dunque “pretattica” anche se viene confermato che un ‘canovaccio’ su cui lavorare esiste a partire anche dal fatto che Pdl e Udc vedono entrambi di buon’occhio un modello proporzionale che consenta di allearsi dopo il voto (e dunque con un premio al partito e non alla coalizione vincente) e magari con le preferenze. E che, dunque, uno schema di questo tipo avrebbe chances di passare a maggioranza in Aula.

“Non sono a conoscenza di accordi – dice il presidente della commissione Affari Costituzionali del Senato Carlo Vizzini – ma, da una posizione che non è né di parte né da tifoso, dico che se è possibile superare il porcellum con una proposta che restituisca il rapporto eletto-elettore siamo pronti a discuterne e a portarla in Aula”. I centristi specificano che quella delle preferenze è una loro bandiera e dunque sono pronti a sostenerla anche se la propone il Pdl (e nulla cambia – si puntualizza – con la discesa in campo di Berlusconi). Ma non vogliono in ogni caso strappare con il Pd. “Ho sentito sia Alfano che Bersani”, dice Casini spiegando che c’é la “ricerca faticosa di un’intesa con le forze che sostengono il governo Monti, Pdl e Pd”. I ‘pontieri’ tra Udc e Pd, d’altra parte, stanno lavorando da tempo. E si fa strada l’ipotesi di prevedere nella legge che il partito che vince si assicura anche la guida di Palazzo Chigi, un modo per rendere più potabile a Bersani l’ipotesi del premio di maggioranza al partito e non alla coalizione (con il quale – si sottolinea però in ambienti lettiani – il Pd potrebbe assicurarsi una invitante fetta del 40% dei seggi). Insomma, le distanze nella ‘strana’ maggioranza, si sottolinea in ambienti vicini a Casini, non sono così siderali come vengono disegnate. “Sono molto ottimista – dice per altro Lorenzo Cesa – penso che ci siano tutte le condizioni perché si arrivi a una soluzione positiva”. Da più parti si sottolinea però che la partita vera si giocherà solo in autunno.

 

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