NAPOLI – I lavoratori Hydrogest riceveranno giovedì la retribuzione del mese di giugno. Lo afferma il Commissario liquidatore di Hydrogest Oreste Cardillo in una nota fatta pervenire questa mattina al Presidente della Commissione Regionale Bonifiche Antonio Amato che questa mattina insieme ai consiglieri Mafalda Amente, Anita Sala e Pietro Maisto, ha tenuto un’audizione sul depuratore di Cuma e la situazione determinatasi nel mare dell’area flegrea, con sindaci e assessori all’ambiente dei comuni di Pozzuoli Vincenzo Figliolia e Franscesco Cammino e di Monte di Procida Francesco Iannuzzi e Nunzia Nigro, con l’assessore all’ambiente del comune di Bacoli Ettore D’Elia, con il Direttore Provinciale dell’ARPAC Nicola Adamo.
Il Commissario Cardillo, impossibilitato a partecipare, nella nota fatta pervenire ha pure indicato come “nonostante lo stato di agitazione dichiarato i lavoratori hanno sempre diligentemente assolto alle proprie mansioni e nessuna interruzione di attività su alcun impianto si è verificata nei giorni precedenti” aggiungendo inoltre che “a seguito delle analisi condotte da ARPAC non v’è alcun motivo per ipotizzare un inquinamento delle acque marine dipendente dalle attività di depurazione condotte da Hydrogest”. Il commissario conclude la sua nota annunciando altresì la diffida agli organi di informazione “dal diffondere notizie inveritiere che provocano ingiustificato allarme nella cittadinanza” e l’intenzione di richiedere “giudiziariamente il risarcimento dei danni verso chiunque diffonda notizie false” «Accogliamo positivamente il pagamento delle spettanze dei lavoratori e la notizia che non si è verificato alcuna interruzione di servizio» ha affermato il Presidente della Commissione Amato «E certamente è positiva la notizia confermata questa mattina dal Direttore dell’ARPAC per cui non ci sono fattori di rischio per la salute umana. Tuttavia è palese e evidente, purtroppo sotto gli occhi di tutto il mondo, come in questi giorni il mare della costa flegrea e fino alle isole, sia stato invaso da mucillagini divenendo pressoché off limits per i bagnanti, e arrecando un danno di immagine enorme. Imputare questo ai soli fattori climatici» ha proseguito Amato «sarebbe insensato. Esistono problemi strutturali del depuratore di Cuma che restano irrisolti. Innanzitutto l’assenza di un abbattimento di nitrati d’azoto e fosfati, i nutrienti che, con il caldo, hanno determinato la proliferazione delle mucillagini. Bisogna rifunzionalizzare quel depuratore, intervenire anche sulle emissioni di odori, e lo si deve fare con una programmazione corretta. Oggi siamo di fronte dell’ennesima estate che rischia di essere danneggiata dall’assenza di interventi correttamente programmati. Si deve agire coinvolgendo in maniera diversa i privati» ha concluso Amato «i progetti di finanza realizzati fino ad oggi lasciano dubbi sui reali investimenti portati. E va restituito ai comuni un ruolo centrale di controllo». Amato raccoglie così la richiesta lanciata da tutti i rappresentanti degli enti intervenuti, in particolare i sindaci Figliolia e Iannuzzi che hanno insistito sulla necessità di restituire «un ruolo fattivo ai comuni che devono essere protagonisti e soprattutto poter svolgere un effettivo ruolo di controllo. Siamo stanchi di subire strumentali attacchi come se quanto accaduto dipendesse da nostre omissioni quando non abbiamo effettive prerogative per intervenire sul depuratore» hanno affermato i primi cittadini flegrei. L’assessore all’ambiente di Pozzuoli Cammino ha anche chiesto garanzie circa «i bandi dell’ammodernamento dei depuratori che la comunità europea impone di realizzare entro agosto». Rassicurazioni sono invece giunte dal direttore provinciale dell’ARPAC Adamo anche sulla balneabilità del golfo «Teniamo i depuratori sotto controllo e non sono presenti fattori di rischio per la salute umana. Purtroppo esistono questioni strutturali del depuratore di Cuma ma anche un problema di scarichi abusivi» Il Presidente Amato ha annunciato quindi la convocazione a breve di un nuovo incontro con l’assessore Romano e i comuni interessati per dar vita ad un tavolo permanente sulla questione depuratori