NAPOLI – “Il centrodestra non si sogni di andare in vacanza con questa legge, perché non ci riuscirà”. A parlare è Giuseppe Russo, capogruppo del Pd in Conmsiglio regionale della Campania che polemizza con la maggioranza in vista del passaggio in aula del disegno di legge regionale ‘Tutela e valorizzazione del paesaggio in Campania’, previsto in uno dei prossimi cinque consigli regionali fissati da qui alla pausa estiva e che, secondo il Pd modifica o abroga, essenzialmente, tre norme regionali di tutela del territorio: la legge reigonale 35/1987 (Piano Urbanistico- territoriale area Sorrentino Amalfitana); la legge regionale 5/2005 (Costituzione di una zona di riqualificazione paesistico-ambientale intorno all’antica città di Velia); la legge regionale 21/2003 (Norme urbanistiche per i comuni rientranti nelle zone a rischio vulcanico nell’area vesuviana).
“Siamo fortemente preoccupati – ha spiegato Russo – per il modo in cui il governo regionale vuole affrontare questioni delicate, c’é sempre sotto il tentativo di superare vincoli, regole e fare scelte che si riveleranno poi dannosissime, come l’idea paradossale e contraddittoria di abolire il piano di protezione civile come quello delle zone rosse a rischio Vesuvio”. Le norme, denuncia il Pd, riguardano in particolare, oltre alla zona rossa a rischio Vesuvio, anche la costiera amalfitana e la zona della costiera sorrentina, di Castellammare e di Cava dé Tirreni. “Siamo convinti che serva un piano paesistico unitario per superare le frammentazioni, ma sottolineiamo anche che il territorio è una risorsa strategica importante per lo sviluppo della Campania e va tutelato e valorizzato. Non siamo convinti del metodo utilizzato dal centrodestra sotto la pressione di esigenze elettoralistiche, visto che ci sono molti comuni e sindaci del centrdestra che vogliono creare un surrogato del condono ed aggirare quelle norme che sono invece di tutela per il territorio e per i cittadini stessi. Vogliamo quindi un confronto con il centrodestra per discutere del piano paesistico e non di anticipazioni del piano che l’assessore Taglialatela sta tentando di inserire in una legge di procedura per evitare di discuterli nel piano paesistico stesso”. Preoccupazione è espressa anche dal vicesegretario regionale del Pd Mimmo Tuccillo che piega come i democratici non siano “favorevoli a lasciare le cose come stanno e ad imbalsamare il territorio, siamo però contrari ai colpi di mano”. “Se si vuole perseguire un obiettivo condivisibile come la realizzazione di un piano paesistico – spiega Tuccillo – il Pd é disponibile al confronto e, anzi, a settembre presenteremo una nostra proposta di legge per chiudere definitivamente la stagione dei condoni in Campania, dotando anche gli enti locali degli strumenti per riqualificare e mettere ordine nell’esistente”. “In commissione il testo è stato licenziato, ma ora in aula presenteremo ancora emendamenti”, dice Umberto Del Basso De Caro, consigliere regionale del Pd che denuncia come “il piano paesistico tende ad alleggerire i vincoli in zone senibili del nostro territorio e noi saremo vigili affinché non si consenta di costruire e deturpare ancora il paesaggio”.