NAPOLI – Una proposta “Salva imprese” per aiutare “le aziende sane che rischiano di morire per credito e non per debito”, con la Regione Campania in grado di diventare “strumento di garanzia” con gli istituti di credito. A lanciarla, nel corso di un convegno sui settori dell’automotive e dell’aeronautico, è il governatore Stefano Caldoro.
La stretta creditizia, da parte delle banche nei confronti delle imprese, “rischia di far fallire le imprese sane, gestite bene” e questo, ha spiegato, “non perché hanno una situazione debitoria insostenibile”, ma perché “vantano un eccesso di credito nei confronti della Pubblica amministrazione”. Il problema è il ritardo dei pagamenti, “quei 70 miliardi che ci sono a livello nazionale” e che “vanno considerati debito pubblico”. “Possiamo accettare che un’azienda gestita bene – dice – debba morire per credito e non per debito?”. Ecco quindi la proposta: permettere alla Regione di essere “fideiussore e garantire il flusso di cassa, renderlo noto, comunicando al sistema del credito che, entro sei mesi, attiviamo una procedura di liquidità nei confronti di determinati sistemi”. Un’intesa, in pratica, tra palazzo Santa Lucia, il sistema creditizio e le imprese, “necessaria in un momento di crisi come questo”. La Regione “sa quando potrà pagare l’impresa”. Si pone, però, un problema di tempi perché l’azienda, per esempio, “sarà pagata entro 60 giorni”, ma senza l’accesso al credito, “rischia di fallire prima”. “Sono pronto a firmare tutte le carte che vogliono gli istituti di credito per dire: ‘State tranquilli perche’ fra 5 mesi metteremo risorse in cassa e sappiamo anche chi pagheremò”. La Regione, ribadisce, “così come i grandi Enti locali, sa quando e chi dovrà pagare, ma se la banca fa fallire l’impresa prima che avvenga, avremo l’effetto che non completiamo l’opera pubblica e l’impresa è fallita”. “E questo per una questione di tempo – prosegue – In questa dinamica chi ci troveremo come interlocutori se perdiamo le imprese sane?”. “Tra fine 2012 e inizio 2013 – conclude – noi metteremo in gara importi complessivi e misure per circa 4 miliardi di euro”: il 10 per cento di queste somme, all’interno del patto di stabilità, offrirà la possibilità di pagare le imprese creditrici. (ANSA).