CASERTA – Quanti cittadini sono a conoscenza del fatto che la vigente legge urbanistica prescrive di assicurare ad ogni cittadino almeno 10 mq di verde/abitante, e che addirittura il vigente PRG ne prevede almeno 14 mentre, allo stato, nella nostra città non si arriva a 1,5 mq/ab? Non basterebbe destinare l’intera estensione del Macrico a verde, per sanare questo enorme deficit che opprime i casertani!

Secondo quesito: quanti sanno che, circa un anno fa, l’allora neo sindaco Del Gaudio appose la sua firma alla “Carta di Matera”, un protocollo proposto dalla CIA interprovinciale di Napoli e Caserta? L’accordo, denominato anche “Patto con la Società”, rappresenta una vera e propria alleanza tra agricoltori e amministratori locali, per il rilancio di un settore che passa inevitabilmente per la salvaguardia dei terreni agricoli dalle speculazioni edilizie. In particolare, nell’elaborato testo della “Carta” si legge che “occorre porre un freno ad un uso dissennato e confuso del suolo agrario soprattutto determinato dalle azioni non programmate delle opere di urbanizzazione”, e che “occorre arrestare questo fenomeno con una gestione accorta degli insediamenti, recuperando una enorme cubatura abitativa, industriale e per servizi da tempo inutilizzata”.

Caserta, attraverso l’Amministrazione Comunale, deve quindi rivendicare innanzitutto il suo ruolo di città capoluogo e svolgere il compito di collante fra le varie forze in campo per difendere il suolo, le produzioni e la prospettiva della centralità del settore agricolo nell’economia di terra di lavoro.

Questa premessa dovrebbe impegnare il Comune a proteggere, mantenere e manutenere il residuo territorio a verde; a salvaguardare, sostenere e, se possibile, aumentare la produzione agricola rispetto al ruolo che l’Ente Comune ha nel governo dell’economia locale, ad esempio promuovendo cooperative di giovani disoccupati concedendo i terreni demaniali soggetti ad uso civico per progetti plurimi e attività integrate (come da Legge Regionale 11/1981, artt. 5, 6, 8 e 14); a virare verso una nuova visione urbanistica, ad un diverso approccio di pianificazione volta alla riqualificazione urbanistica (recupero, manutenzioni) e non invece a nuove espansioni e sottrazione di suolo.

Chissà, allora, se il Sindaco Del Gaudio ricorda bene cosa abbia sottoscritto, perchè proprio durante l’ultimo consiglio comunale, mentre i consiglieri di Speranza per Caserta si affannavano a ricordare dei quattromila vani sfitti che rendono inutile, se non dannoso (tranne a chi costruirà, è ovvio) l’housing sociale, il suo assessore all’urbanistica e la sua maggioranza approvavano felici i progetti del PIU Europa, che a ben pensarci sarebbe meglio a questo punto chiamare MENO Europa, visto che significherà per Caserta MENO suolo e MENO vivibilità.

Con questa interrogazione, quindi, i consiglieri Apperti e Naim intendono conoscere quali sono e quali saranno le azioni conseguenziali, da parte di questa Amministrazione, agli impegni sottoscritti sulla tutela del paesaggio e dei suoli agricoli, contro un consumo selvaggio ed incivile del territorio, pratica sovente utilizzata, purtroppo, dagli Enti Locali con l’unico, vero scopo di fare cassa.

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