CASERTA – La decisione del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, presieduto dal Prefetto, di varare un piano di sicurezza integrata per la città capoluogo, a partire da Palazzo Reale e dalla Piazza ad esso antistante, va nella direzione da tempo sollecitata dalla CISL di Caserta di migliorare il grado di vivibilità della Città.
La Reggia vanvitelliana, simbolo di Caserta nel mondo, non può più continuare ad essere un corpo staccato dalla città, con le sue zone immediatamente limitrofe che versano in uno stato di abbandono, diventando luogo di bivacco e centro di traffici illegali da parte di abusivi che spesso hanno reso oggetto di aggressioni i turisti e gli stessi lavoratori del Monumento. Pertanto è da salutare con soddisfazione l’adozione di un progetto che, creando sinergie tra il Comune, responsabile della sicurezza in città, e le Forze dell’Ordine, si muove nella direzione da un lato di soddisfare un’esigenza avvertita dalla cittadinanza e, dall’altro di restituire a Palazzo Reale il suo ruolo di biglietto da visita della città e della provincia e di essere volano di sviluppo di un turismo rinnovato. La CISL di Caserta, nel mentre plaude all’iniziativa che viene incontro a richieste da tempo avanzate dalla stessa Sovrintendenza ai beni archeologici e culturali, ritiene questo solo un primo doveroso passo nella direzione di rendere Caserta e il suo territorio provinciale un luogo in cui il turismo possa ritrovare una sua centralità, specie in un periodo di crisi così acuta nel quale occorre che il territorio si attrezzi e conti innanzitutto sulle proprie forze e possibilità. Da questo punto di vista la Reggia vanvitelliana deve entrare a far parte di progetti e itinerari turistici che la sottraggano definitivamente al “mordi e fuggi” che ne ha caratterizzato le visite negli ultimi decenni e mettere in campo politiche promozionali che trattengano sul territorio i turisti. Occorre che Caserta e la sua provincia, facendo leva sull’unicità di Palazzo Reale, rientri a pieno titolo nei pacchetti turistici dei grandi tour operators nazionali ed internazionali, dai quali sembra totalmente assente. Per fare ciò, il Comune e la Provincia devono in primo luogo attivare politiche di promozione del turismo archeologico e monumentale, stimolando l’EPT a svolgere un ruolo di definizione di un catalogo che comprenda, oltre la Reggia, il Belvedere di S.Leucio (per il quale va evitato che con l’uscita dell’Università inizi un irreversibile degrado), le basiliche di S.Angelo in Formis, il Mitreo e l’Anfiteatro di S.Maria C.V, le bellezze monumentali di Capua. Occorre ridefinire itinerari turistici che leghino il turismo culturale con l’agriturismo e la promozione delle produzioni tipiche locali; occorre inoltre che ci si decida a mettere mano alla bonifica del litorale per sfruttare le enormi potenzialità che possono offrire 40chilometri di costa attualmente largamente degradate. E, inoltre, occorre creare sistemi di convenzioni con le strutture di ricezione alberghiera e di ristorazione e con le aziende di trasporto locale in modo da offrire pacchetti turistici convenienti e comunque dare garanzia di certezze dei costi. La CISL di Caserta è convinta che dalla crisi in atto il territorio non ne uscirà così come vi è entrato, e se non si attrezzano nuove opportunità l’uscita dalla crisi potrebbe rivelarsi perfino peggiore della situazione attuale. Il turismo, unitamente ad altri fattori, quali le infrastrutture, la piccola azienda, l’agricoltura e la filiera agro-alimentare deve costituire una priorità, atteso che è illusorio immaginare riedizioni di grandi attività industriali che ormai appartengono al passato di questo territorio. In quest’ottica le decisioni finalmente prese a tutela di Palazzo Reale sono un passo nella direzione giusta, una direzione che però deve continuare, per quanto riguarda la città di Caserta, con una politica capace di qualificare l’intero centro storico, di mettere mano all’arredo urbano, di risolvere i problemi del traffico attraverso un rilancio del trasporto pubblico. Occorre inoltre una nuova allocazione dei servizi di parcheggio per bus turistici, che non può continuare ad essere quella sottostante il Piazzale della Ferrovia, perché Palazzo Reale è l’unico monumento al mondo dove il turista può parcheggiarvi; bisogna invece incentivare, anche attraverso l’utilizzo di altre aree di parcheggio, la visita alla Città che attualmente è evasa dai visitatori di Palazzo Reale. La CISL è pronta a fare la sua parte: il Sindaco apra un tavolo di confronto intorno alle questioni della vivibilità della città e degli strumenti occorrenti per il suo rilancio con le parti sociali e con il mondo dell’associazionismo. La CISL non mancherà di dare il suo contributo di idee e di proposte.