“Casini, convertiti! Il liberismo è il diavolo”. E’ l’appello lanciato al leader dell’Udc dal leader di Sel, Nichi Vendola, dopo le ipotesi di alleanza tra Pd-Sel e Udc su cui Vendola intervistato da Repubblica, afferma: “Io presento la mia agenda.
Casini la sua. Stiamo lavorando a due prospettive completamente diverse”. “Prendiamo – spiega ad esempio – la nozione di rigore. Tutti dicono che andremo incontro a periodi durissimi. Ebbene, il rigore può essere declinato in molti modi: puoi falcidiare il welfare, continuare a colpire i redditi dei ceti medio-bassi oppure puoi decidere per un’imposta patrimoniale, per la tassazione delle rendite finanziarie e il taglio delle spese militari”. Su Casini, aggiunge, “non vedo agende, vedo la riproposizione di Monti di qui all’eternità”. “Io penso – prosegue Vendola – che il centrosinistra si debba allargare, debba proporre punti chiari e forti. Se Casini accetta di fare subito una legge sulla rappresentanza sindacale, se condivide con noi di liberare l’Italia dalla sua ipoteca culturale, di avanzare sul terreno dei diritti civili, dai matrimoni gay, alla fecondazione assistita, al testamento biologico, se decide di difendere l’Europa dai diktat della troika. Ma accetta? A me sembra fantapolitica”. Sulle possibilità di allargamento del centrosinistra, il leader di Sel osserva quindi: “Penso al civismo nuovo, alla stragrande maggioranza degli italiani che ha votato per l’acqua-bene comune e al protagonismo dei nuovi sindaci”. Ci sarà una loro lista? “Non lo so. So soltanto che tra loro si é aperta la discussione”. Alla domanda invece su che fare con il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro, Vendola replica: “Il convitato Di Pietro? Direi che è innaturale tener fuori l’Idv dal cantiere della sinistra”.