Italia in recessione. Il Pil per il quarto trimestre consecutivo ha registrato una variazione congiunturale negativa. L’Istat rileva che il Prodotto interno lordo nel secondo trimestre e’ sceso dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. Rispetto invece al secondo trimestre del 2011 e’ calato del 2,5%, il dato peggiore dal 2009.

Brutte notizie anche sul fronte della produzione industriale che a giugno ha segnato -1,4% sul mese e -8,2% annuo. Precipita la produzione di autoveicoli con una flessione del 22,5% su base tendenziale. Nei primi sei mesi invece il calo e’ pari al 20,1%. Il calo congiunturale del Pil, spiega l’Istat, e’ la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attivita’ economica: agricoltura, industria e servizi. Il secondo trimestre del 2012 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al secondo trimestre del 2011. Nello stesso periodo il Pil e’ aumentato in termini congiunturali dello 0,4% negli Stati Uniti ed e’ diminuito dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, il Pil e’ aumentato del 2,2% negli Stati Uniti, ed e’ diminuito dello 0,8% nel Regno Unito. La variazione acquisita del Pil per il 2012 e’ pari a -1,9%. Sul fronte dei mercati, le borse europee, dopo una mattinata volatile, proseguono in territorio positivo, ad eccezione di Londra che e’ piatta. Parigi guadagna l’1,15%, Francoforte lo 0,65%, Milano il 2,35%, Madrid il 2,214%. Bene anche Atene in rialzo del 2,35%. Lo spread tra Btp e Bund e’ a 442 punti dopo essere sceso sotto quota 440 a 438 punti. Il rendimento e’ al 5,88%. Il differenziale tra Bonos e Bund si attesta a 529 punti con un tasso del 6,76%.

 

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