NAPOLI – Un giovane, nipote di un boss, e una donna incensurata sono rimasti feriti la scorsa notte in una sparatoria avvenuta in via Tertulliano, alla periferia di Napoli. La donna, Maria Ivone di 23 anni, figlia di Antonio Ivone, un camorrista del clan Cocozza ucciso dodici anni fa, è stata colpita al torace e sottoposta a un intervento chirurgico, ma non è in pericolo di vita. L’altro ferito è Marco Zazo, 26 anni, ritenuto affiliato all’omonimo clan, nipote di Salvatore Zazo, capo della cosca attiva nel quartiere Fuorigrotta.

L’uomo è stato medicato per una ferita da proiettile: il colpo gli ha trapassato entrambi gli arti inferiori, entrando nella coscia sinistra e uscendo dalla destra. Le due vittime dell’agguato sono state soccorse all’ospedale San Paolo, e la giovane è stata poi trasferita al San Giovanni Bosco. I carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Bagnoli hanno accertato che i due sono stati feriti in via Tertulliano, nei pressi dello “Chalet Maddalena”, dove sono stati trovati sul marciapiede, e sequestrati, quattro bossoli calibro 9×21. Rilevate anche tracce di sangue.

Entrambi i feriti sono stati interrogati in ospedale, ma non hanno collaborato alle indagini. Secondo gli elementi finora raccolti, non ci sarebbero state frequentazioni sentimentali tra Marco Zazo e Maria Ivone. L’ipotesi investigativa seguita dai carabinieri, che comunque non trascurano nessuna pista, è che l’uomo fosse il bersaglio dei colpi (non si sa per un litigio sorto all’esterno dello chalet, o per una spedizione punitiva maturata negli ambienti malavitosi) e che la giovane sia rimasta ferita per sbaglio. Non ci sono per ora testimoni dell’accaduto. Il luogo della sparatoria è stato individuato solo grazie a segnalazioni telefoniche giunte da residenti della zona, che avevano denunciato di aver udito colpi di arma da fuoco. In attesa dell’esame balistico, si suppone che i proiettili – tutti dello stesso calibro – siano stati sparati da una sola arma.

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