AVERSA – Riesplode con forza la problematica della carenza del personale presso l’ospedale Moscati. Una questione mai risolta e oggi acuita dalla sacrosanta turnazione per il meritato periodo di ferie dopo un anno di duro lavoro, condotto tra l’altro in condizioni ambientali non sempre ottimali. Tra i reparti dove la problematica è particolarmente sentita c’è il Pronto Soccorso. Un reparto di frontiera dove si rischia, quotidianamente, la propria incolumità fisica.
Qui il primario, la dottoressa Rosa Raucci, nei giorni scorsi aveva chiesto al direttore sanitario Giuseppe Tatavitto di garantire i livelli di assistenza della struttura, che ricordiamo in termini di prestazioni è seconda solo al Cardarelli di Napoli, reperendo almeno due medici. Un provvedimento che l’Asl casertana non ha posto in essere. Già nei giorni scorsi è stato difficile garantire il corretto funzionamento del reparto con addetti rimasti in servizio anche per 18 ore consecutive. Oggi, però, la situazione potrebbe ulteriormente acuirsi. A quanto pare tre infermieri che avrebbero dovuto svolgere il turno pomeridiano hanno comunicato all’azienda che non potranno recarsi al lavoro per motivi di salute. Un ulteriore grana per la dottoressa Raucci e per l’azienda che, a questo punto, non potrà continuare ad ignorare le condizioni in cui si lavora nel Pronto Soccorso normanno.
Il mese scorso, tra l’altro, in occasione di un’aggressione subita proprio dalla Raucci il sindaco di Aversa, Giuseppe Sagliocco, si era impegnato affinché la struttura venisse dotata di un presidio di pubblica sicurezza ma anche di più personale.